Kamala Harris: apertura alle crypto?

Speranze per le criptovalute?

Proprio ieri avevamo raccontato che, ancora una volta, i democratici si erano “scordati” del settore crypto, omettendola dal programma del partito approvato durante la Convention. Oggi dobbiamo nuovamente tornare sull’argomento, ma con novità che fanno ben sperare.

Secondo Brian Nelson, senior campaign adviser dem, Kamala Harris vorrebbe supportare lo sviluppo dell’industria crypto nel caso fosse eletta presidente. Più nel dettaglio, Nelson ha fatto riferimento a politiche che metterebbero le tecnologie emergenti nelle condizioni di continuare a crescere, specificando altresì che l’industria stessa sta chiedendo a gran voce delle regole certe e stabili.

L’ultima affermazione non è di certo una novità. Sono molti gli exchange negli States ad aver domandato maggior chiarezza, con un messaggio non troppo tra le righe del tipo “diteci che cosa dobbiamo fare per continuare a lavorare e lo faremo”. Dalla prossima presidenza, a prescindere dal vincitore, le cose dovranno cambiare; il settore crypto è diventato troppo grande per essere ignorato o bersagliato.

Chuck Schumer, leader della maggioranza al Senato, ha dichiarato di voler far passare una legge di regolamentazione crypto addirittura entro fine anno.

Mentre i democratici provano a recuperare terreno su questo fronte, anche con iniziative come il Crypto4Harris, i repubblicani sono parecchio avanti. Oltre al candidato presidente Donald Trump, anche il suo potenziale vice (J.D. Vance) è apertamente pro-crypto. Il GOP sta inoltre facendo parecchia leva sul mining di Bitcoin, settore che intende tutelare e richiamare nei confini nazionali.

Pochi giorni fa avevamo scritto che sul tema elezioni USA-criptovalute non ci saremmo annoiati: detto, fatto!

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