Kraken pensa al debutto in borsa e punta a raccogliere $500 mln
Di Davide Grammatica
L’exchange Kraken starebbe cercado finanziamenti per $500 mln in vista di una possibile IPO, per il 2026, sulla scia di numerose società cripto-native

Anche Kraken punta a Wall Street
Il cex crypto Kraken sarebbe pronto a raccogliere $500 milioni funzionali a una possibile IPO e al conseguente ingresso tra i grandi di Wall Street.
Proprio come fatto da Circle (o pianificato da Tron) e altre società crypto-native, Kraken sembra deciso a cavalcare il trend approcciandosi direttamente alla tradFi. Secondo fonti vicine alla società, l’exchange americano, ora valutato per circa $15 miliardi, starebbe puntando a una quotazione entro il 2026.
Negli ultimi anni, i rapporti tra le autorità Usa e le imprese crypto non sono stati idilliaci. Al contrario, durante l’amministrazione Biden, proprio Kraken ha dovuto fare i conti con un ambiente ostile, alimentato anche dalle azioni della SEC guidata da Gary Gensler.
Con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, tuttavia, il clima si è parecchio ammorbidito. Le azioni ostative delle agenzie di regolamentazione sono diminuite, e molte aziende stanno cogliendo l’occasione per accelerare i piani di espansione. Così, Kraken potrebbe approfittare di questa finestra per concretizzare la sua IPO.
La nuova strada della CeFi
I numeri di Kraken rafforzano la tesi. Il cex ha realizzato $1,5 miliardi di ricavi nel 2024 e $472 milioni già nel Q1 2025, in crescita del 19% su base annua. L’aumento del 29% nel volume di trading, inoltre, conferma il momento positivo.
Oltre ai risultati finanziari, l’exchange ha avviato anche un processo di rinnovamento interno, tagliando parte del personale e lanciando nuovi servizi, tra cui il trading su azioni e derivati.
Il fermento attorno alle IPO crypto è ormai palpabile. Oltre a Circle, anche BitGo, Bullish e Grayscale starebbero lavorando su una potenziale quotazione.
Se l’IPO andasse in porto, Kraken potrebbe rafforzare la sua posizione nel mercato statunitense, soprattutto nel segmento delle stablecoin (quello con maggiori prospettive), dove già si confronta con Coinbase, Binance.US e la stessa Circle.
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