La BCE taglia i tassi! È la prima volta da luglio 2022
Di Davide Grammatica
La Banca Centrale Europea (BCE) ha annunciato il taglio di 25 punti base ai tassi di interesse. È la prima volta dopo i rialzi iniziati a luglio 2022
L’Europa torna ad abbassare i tassi di interesse
La Banca Centrale Europea (BCE) ha annunciato in queste ore il primo taglio ai tassi di interesse da luglio 2022. Si parla di 25 punti base, con il tasso sui rifinanziamenti che scende quindi dal 4,50% al 4,25%, quello sui depositi dal 4% al 3,75%, e quello sui prestiti marginali dal 4,75% al 4,50%.
Cambiano fin da subito, di conseguenza, anche le stime sull’inflazione nell’area euro, al 2,2% per 2025 (+0,2%), ma con un 2026 stabile all’1,9%.
La decisione mira a migliorare le tempistiche di crescita per l’economia dell’Eurozona nel 2024, ma con uno sguardo fino al 2026.
Rispetto a ulteriori tagli non c’è nulla in programma, e anzi la Bce ha tenuto a precisare di non volersi vincolare a nessun particolare percorso da questo punto di vista.
“Non posso confermare che siamo in un processo ‘di rientro’”, ha dichiarato Christine Lagarde, presidente della Bce. “Il taglio dei tassi di oggi è figlio della fiducia che riponiamo nel percorso di crescita, me per proseguire in questo processo dovremo attendere che le analisi confermino che siamo in rilancio economico”.
Nuovo capitolo dell’economia Ue
Pesa nell’area euro, in parallelo all’inflazione, soprattutto la pressione interna sui prezzi data dalla crescita delle retribuzioni ma, come sottolinea la Lagarde, c’è “fiducia nel percorso” grazie ai dati positivi provenienti dagli ultimi trimestri.
Rispetto all’inflazione, calata dal 10,6% di ottobre 2022 al 2,6% di oggi, passando dal 5,2% di settembre 2023, sembra di capire che la Bce abbia deciso di agire solo ad ogni dimezzamento del dato, prima con un rapido rialzo dei tassi, poi con una pausa, e infine oggi con il primo taglio.
La decisione è stata presa molto positivamente soprattutto in Italia, dove i dati sulla riduzione degli acquisti crescevano più velocemente rispetto alla media Ue. Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, si è auspicato che questo possa essere “solo il primo passo”.
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