Per la Lagarde, le CBDC sono “necessarie” (le crypto, no)
Di Davide Grammatica
Per Christine Lagarde, capo della BCE, le criptovalute potrebbero aprire al rischio del "free banking”. Le CBDC, di conseguenza, diventano necessarie per il ruolo della banca centrale
L’Europa e le crypto
Christine Lagarde, capo della Banca Centrale Europea (BCE), è tornata a parlare di crypto in un panel ospitato dalla Banca di Francia. E ha inquadrato il problema, secondo lei, principale della questione, ovvero il rischio del “free banking”. Per preservare il mondo da nuovi scenari di crisi economica in un contesto in cui esistono criptovalute, e per mantenere intatte le funzioni delle banche centrali, di conseguenza, è necessario che queste sviluppino al più presto delle Central Bank Digital Currencies (CBDC).
Troppo spesso, secondo la Lagarde, si sono presentate situazioni storiche in cui non era presente la banca centrale, e queste hanno sempre portato a periodi di crisi. La discussione, fatta in compagnia di Jerome Powell, (della Federal Reserve), ha toccato anche l’evoluzione stessa della criptovaluta, definita come “tempestosa”. Inizialmente, queste erano figlie di un clamore culturale spinto dai libertari, ma ora sono uno strumento ampiamente accettato in ogni contesto sociale.
Le criptovalute per la Lagarde
Tuttavia, queste rimangono una “moneta enigmatica”, poiché soggette anche a continui abusi, che portano inevitabilmente al realizzarsi di condizioni pericolose per ogni acquirente.
Anche una forte regolamentazione, quindi, diventa necessaria, visto che l’adozione crypto risulta in una fase in cui tra il 10% e il 15% di europei e americani ha già investimenti in questo asset. E non è un caso se autorità di regolamentazione, agenzie per la protezione dei consumatori e autorità di vigilanza finanziaria stiano diventando sempre più attente col passare dei mesi.
D’altra parte la Lagarde ha anche riconosciuto la spinta a favore dell’innovazione da parte delle crypto, soprattutto nel campo del pagamento digitale. Un argomento che, sempre secondo il capo della BCE, rappresenta un punto di confronto per i vari paesi dell’unione.
“Se non stiamo al gioco, se non siamo coinvolti in termini di CBDC, rischiamo di perdere il ruolo di ‘ancora’ che abbiamo giocato per molti molti decenni”, ha dichiarato la Lagarde. “Vogliamo tornare a quei giorni del ‘free banking’? Probabilmente no, direi. Di certo non dal nostro punto di vista. Di conseguenza, dobbiamo rispondere alla domanda dei pagamenti digitali, al fine di mantenere il ruolo di ancoraggio che abbiamo svolto regolarmente nella storia”.
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