A Lugano, Bitcoin viene già accettato da McDonalds
Di Davide Grammatica
Il McDonalds di Lugano ha iniziato ad accettare pagamenti in Bitcoin tramite Lightning Network. Un buon preambolo, in vista dell’evento internazionale “Plan B” di fine ottobre.
Da McDonalds si mangia in BTC
Nonostante il mercato non aiuti a mantenere i riflettori puntati su Bitcoin, il suo sviluppo continua ininterrotto. Basti pensare, come in questo caso, alla città svizzera di Lugano, che ospiterà uno dei più importanti eventi crypto a livello europeo, questo fine ottobre.
La città del Canton Ticino è il terzo centro finanziario più importante della Svizzera, e ha tutta l’intenzione di diventare la più cripto-friendly. L’iniziativa di McDonalds, in questo senso, è andata incontro a questo proposito, iniziando ad accettare pagamenti in Bitcoin.
Lugano prevede di aumentare i pagamenti in criptovalute in generale, e sfruttando la tecnologia, per ora, di Bitcoin e della stablecoin Tether (USDT). Il tutto, passando dal canale fondamentale del Lightning Network, ovvero il protocollo layer 2 di Bitcoin, che permetterà di contare su transazioni anonime, immediate e a basso costo.
L’evento stesso di fine ottobre, è stato organizzato dal comune in collaborazione con Tether, e in particolare con il cto Paolo Ardoino.
L’obbiettivo dell’evento, in termini più generali ancora, è invece quello di fare un passo importante nella direzione della mass adoption, vista come obbiettivo finale di tutta la community crypto. E per fare ciò, è sembrato ottimale tentare di combinare la forza commerciale di USDT con la potenza tecnologica di Lightning Network.
Il ruolo di Tether
Operativamente, senza alcun dubbio gli occhi saranno puntati soprattutto su Tether, che tra i due asset è quello storicamente meno “trasparente” e con un il fardello della poca affidabilità affibiato ultimamente alle stablecoin.
E forse proprio per questa ragione, è recente l’ultimo annuncio di Tether in merito a un aumento del 58% delle riserve in buoni del tesoro americano.
E sebbene molti si siano fatti dei dubbi sul fatto che Tether mantenga il 100% delle riserve per USDT, la società ha sempre affermato di farlo, con crediti o carte commerciali.