Lugano diventerà la El Salvador d’Europa
Di Davide Grammatica
Parte Lugano’s Plan B, il progetto in collaborazione con Tether che mira a far diventare la città Svizzera la capitale crypto europea, con BTC come valuta a corso legale.
Un evento rivoluzionario
Durante la conferenza tenutasi al Palazzo dei Congressi di Lugano, Michele Foletti, Sindaco della città, e Paolo Ardoino, cto di Tether, hanno presentato i dettagli di Lugano’s Plan B.
Il progetto si pone come obbiettivo quello di adottare le criptovalute e altre tecnologie digitali in un contesto nuovo, non più rilegato al settore finanziario. E trova il suo nuovo campo d’azione nella città svizzera, a pochi chilometri dall’Italia e al centro d’Europa, che ora assume il ruolo di hub europeo principale del mondo crypto.
Il proposito rispecchia esattamente i presupposti del progetto, per nulla poco ambizioso. Anzi, Plan B consiste in un piano di implementazione delle tecnologie blockchain in tutti i comparti cittadini, e sarà favorito dalla spinta di Tether in collaborazione con lo stato svizzero stesso.
Un primo finanziamento di 3 milioni di franchi svizzeri è già stato stanziato per spingere fin da subito l’adozione della blockchain dalla rete delle attività già presenti a Lugano: grandi imprese, pmi, e chiunque volesse partecipare nel business. Ma soprattutto sarà determinante l’integrazione delle criptovalute, attorno a cui ruota tutto il progetto.
Lugano, a tutti gli effetti, diventerà una piccola El Salvador, con BTC, USDT e Luga (una nuova Stablecoin della città) che diventeranno valute a corso legale.
A corredo del progetto, Lugano ha deciso di muoversi fin da ora per sfruttare al meglio le opportunità di un progetto di questa portata. Il punto di partenza sarà quello della creazione di uno start-up hub, uno spazio che possa avere la funzione di “radice” di tutta l’evoluzione della città. Sarà uno spazio progettato ad hoc per i professionisti del settore, ma anche un luogo adattabile per il pubblico, per gli studenti e per workshop (ed eventi) di ogni tipo.
Successivamente, tutte le aziende o professionisti che volessero partecipare al “piano”, saranno agevolati dal punto di vista finanziario e burocratico, grazie alla sinergia con l’amministrazione locale e a una politica business-friendly. Basti pensare al piano da 100 milioni di franchi svizzeri stanziati da Tether per attirare start-up dall’estero, che decideranno di stanziarsi lì.
Anche dal punto di vista formativo, la città intende finanziare l’istruzione e la formazione di nuovi giovani professionisti, lanciando già da ora 500 borse di studio, per far nascere corsi universitari a tema crypto e per creare la classe dirigente necessaria alle implementazioni prefissate dalla città per il futuro. E anche da questo punto di vista Lugano gioca con un gol di vantaggio, essendo una città relativamente piccola (circa 60mila abitanti), ma con ben tre strutture universitarie.
Tutto intorno a Bitcoin
Come detto, Bitcoin, Tether e Luga saranno valute a corso legale e saranno utilizzate per ogni aspetto della vita quotidiana, dalle tasse, passando per i servizi di trasporto, fino al panettiere sotto casa. Più nello specifico, verrà coinvolto nel progetto Polygon, che diventerà la blockchain L2 su cui funzioneranno Luga e USDT.
Per quanto riguarda Bitcoin, invece, Plan B vuole implementare un nuovo metodo per il mining, orientato verso risultati più Green e sostenibili. Non solo sfruttando le energie rinnovabili, ma reinvestendo i guadagni derivati dal mining nello sviluppo delle infrastrutture della città stessa, senza che l’energia prodotta in eccesso venga sprecata.
“Con Plan B vogliamo distaccarci dall’uso astratto della tecnologia blockchain e delle criptovalute, per dimostrare come Bitcoin possa adattarsi in quanto valuta ad un ambiente cittadino, vivace e reale come Lugano”, ha dichiarato Ardoino, durante la conferenza. “È possibile far si che la libertà finanziaria sia ottenibile da tutti i cittadini, e non lo dico per marketing: è possibile che Lugano diventi l’hub europeo principale per la blockchain, riuscendo a implementare questa tecnologia in tutte le attività locali”.
Prossimo appuntamento: Bitcoin World Forum, dal 26 al 28 ottobre, ovviamente a Lugano
"Vogliamo distaccarci dall’uso astratto della tecnologia blockchain e delle criptovalute, per dimostrare come Bitcoin possa adattarsi in quanto valuta ad un ambiente cittadino, vivace e reale come Lugano"