Mastercard sceglie Polygon per investire nella musica Web3
Di Davide Grammatica
Mastercard ha scelto Polygon per realizzare il suo “Web3 Artist Accelerator”, un programma per aiutare gli artisti musicali a espandere il proprio business NFT.
Mastercard punta su Polygon
Nelle ultime ore, dal Consumer Electronics Show di Las Vegas, Mastercard ha annunciato di voler investire sulla blockchain Polygon per lanciare “Mastercard Web3 Artist Accelerator”, un programma per aiutare gli artisti musicali a espandere il proprio business NFT, dal minting, passando per il miglioramento della presenza online, fino alla creazione di una vera community.
Se da un lato Mastercard non ha ancora detto chi parteciperà al programma, dall’altro la società ha affermato come gli artisti saranno almeno 20 entro la fine del 2023.
L’obbiettivo, in questo senso, è creare uno spazio per la “creatività, collaborazione e la proprietà di contenuti musicali”, sfruttando l’acceleratore per connettere artisti di tutto il mondo con le realtà del Web3.
Il mondo della musica Web3
“A partire dalla primavera del 2023, Mastercard Artist Accelerator investirà su cinque artisti emergenti (tra musicisti, DJ e produttori)”, ha dichiarato Mastercard, nella sua conferenza stampa. “Consentendogli di ottenere tutti gli strumenti, le competenze e l’accesso necessari per forgiare i propri percorsi musicali nell’economia digitale”.
Mastercard Artist Accelerator includerà poi un NFT in edizione limitata chiamato “The Mastercard Music Pass”, che secondo la società darà ai titolari l’accesso a materiali didattici esclusivi, sempre leganti al mondo della musica Web3.
Questo settore, evidentemente, è stato quindi scelto da Mastercard perché possa ritornare redditizio come in passato, non più per la popolarità improvvisa del mondo NFT, ma per un reale apporto artistico da parte dei musicisti un questo spazio.
Nel marzo 2021, il cantante e cantautore Grimes ha venduto una collezione di arte visiva per oltre sei milioni di dollari. Nello stesso mese, il musicista 3LAU ha guadagnato 11 milioni di dollari vendendo un album in forma di 33 singoli NFT. Il DJ Steve Aoki, invece, ha affermato nel febbraio dello scorso anno di aver guadagnato più soldi dagli NFT che da 10 anni di carriera nella musica.
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