Mercato stock: ieri seduta difficile
Di Gabriele Brambilla
Ieri il mercato azionario ci ha riservato delle brutte sorprese. Ecco i titoli peggiori e il motivo che è alla causa del crollo.

Mercato stock in rosso: quali sono i mercati coinvolti?
C’è poco da dire: quella di ieri è stata una sessione complicata per il mercato stock. Osservando alcuni titoli in particolare, questa affermazione è un eufemismo, perché si sono registrati dei crolli con percentuali a doppia cifra.
A che cosa è dovuta questa situazione? Ma soprattutto, si è salvato qualcosa? Riassumiamo quanto accaduto e capiamone le cause.
Innanzitutto, dove sono avvenuti i ribassi? I mercati europei hanno chiuso tutti in positivo, mentre negli Stati Uniti la situazione è diversa. Infatti, è il Nasdaq ad aver sofferto, perdendo oltre 3 punti percentuali nel corso della seduta. Ciò non è un caso: il crollo ha coinvolto in primis i titoli tecnologici, ossia quelli che caratterizzano questa piazza di scambio; a breve ci torneremo.
Si è invece difeso il Dow Jones, chiudendo la sessione in positivo (+0,65%). Male l’indice S&P 500 (-1,46%), trascinato dai ribassi tecnologici.
Da Nvidia a Broadcom è caduta libera
Tutto è partito dalla nuova intelligenza artificiale cinese DeepSeek, considerata una potenziale competitor sul piano globale nel settore dell’IA. DeepSeek ha infatti rivelato di aver sviluppato un modello di linguaggio efficiente ed open-source, che ha richiesto tempi di sviluppo rapidi e capitali contenuti. Di conseguenza, si riduce l’esigenza di fare affidamento a potenze di calcolo elevate; invece, gli altri modelli IA richiedono enorme potenza di calcolo su cui i brand come Nvidia macinano enormi fatturati.
DeepSeek ha perciò sollevato preoccupazioni tra le parti coinvolte nel mondo dell’intelligenza artificiale, prima tra tutti proprio Nvidia, gigante che domina il mercato ed è reduce da un rally che ha fatto impazzire gli investitori. Si è arrivati persino al punto in cui l’azienda ha superato Apple, diventando la società più capitalizzata in assoluto.
La tecnologia di DeepSeek potrebbe impattare sulla domanda di potenza computazionale (e quindi di chip). Ecco quindi il crollo, che non ha fatto alcun prigioniero: giù Nvidia (-17%) e Broadcom (-17,4%), ma anche nomi come Oracle (-13,7%) e Micron Technology (-11,7%). Un massacro finanziario che ha mandato in fumo centinaia di miliardi di dollari (quasi 600 per la sola Nvidia, record storico). E pure le crypto hanno sofferto.
Top Decliners Nasdaq del 27/01/2025. Fonte grafico: CNBC
Nella nottata italiana giù anche gli ETF single-stock LONG in leva su Nvidia, con performance negative oltre il -30%. Gli ETF in leva sono uno strumento utile per chi possiede le giuste competenze e applica delle strategie avanzate; tuttavia, possono essere un’arma a doppio taglio in condizioni estreme come quella che abbiamo appena descritto.
Chi si è difeso?
Non tutte le azioni si sono comportate male, anzi, molte hanno guadagnato terreno.
Bene molti titoli utility quali American Water Works Company Inc (+6,84%), American Electric Power Company Inc (+4,53%) e FirstEnergy Corp (+4,26%). Su anche titoli legati al settore sanitario come Cigna Group (+4,11%) e HCA Holdings Inc (+6%).
L’indice DJIA ha mostrato del verde anche tra i Top Decliners; ciò significa che solo 8 stock presenti nell’indice hanno perso terreno nella sessione di ieri.
Ottima seduta per Apple, tornata a essere la società più capitalizzata. Curiosità sul fronte AI: la società imposterà come attiva di default la propria intelligenza artificiale a partire dall’update rilasciato lunedì (iOS 18.3, iPadOS 18.3 e macOS Sequoia 15.3).