Mining Bitcoin: dati mensili da record per Riot e Bitfarms
Di Davide Grammatica
Cambiano le gerarchie del mining Bitcoin Usa, con i ricavi di Riot Platforms e Bitfarms in crescita del 45% e del 34% nel mese di luglio
La nuova battaglia dei miner
Il nuovo ciclo post-halving ha per forza di cose, dallo scorso aprile, rimescolato le gerarchie dell’industria del mining Bitcoin. E i dati di luglio appena pubblicati dalle società coinvolte ne sono la dimostrazione. Il “dimezzamento” dei ricavi ha impegnato tutte le realtà del settore, e la pressione di vendita che sta caratterizzando l’estate non ha semplificato le cose. In più, la concorrenza agli Usa si fa sempre più forte, e la sfida delle società americane sarà quella di tutelare la credibilità rispetto a una produzione “low cost” a lungo termine.
Non si escludono, di conseguenza, anche diverse acquisizioni da parte delle società più “sane”, come già dimostra l’apertura di Cipher Mining svelata da Bloomberg.
Tra gli attori principali, Riot Platforms è la società che ha registrato l’aumento della produzione di BTC maggiore, in crescita del 45% rispetto allo scorso giugno. Nello specifico, 370 BTC, che testimoniano la salute di questa realtà insieme all’acquisizione di Block Mining a seguito di un accordo da 92,5 milioni di dollari.
Dietro di lei, Bitfarms, anch’essa nel mirino di Riot Platforms. Con 253 BTC “minati” a luglio, registra una crescita del 34% rispetto al mese precedente (e del 62% dall’halving).
I dati dell’industria Usa
La scalata di Riot non è ancora riuscita a portare la società ai livelli di MARA (Marathon Digital), che ad oggi rimane il più grande miner per capitalizzazione ($5 miliardi). Anch’essa, tra l’altro, rimane in crescita del 17% negli ultimi 30 giorni (692 BTC), mantenendo allo stesso tempo una politica di conservazione dei propri BTC concedendosi solo acquisti strategici.
CleanSpark, così come TeraWulf, cresce di circa il 10% nel mese di luglio, mentre Core Scientific è in calo di pochi punti percentuali nello stesso intervallo di tempo. In calo sono anche Iris Energy e Cipher.
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