Marathon: buone notizie dal gigante del mining
Di Gabriele Brambilla
Novità importanti e positive dal settore mining: Marathon Digital ha riferito riguardo alle sue posizioni con Signature e Silicon Valley Bank
Mining bitcoin: Marathon in buona salute
In questi giorni turbolenti arrivano anche buone notizie.
Il crack di alcune importanti banche americane ha fatto temere per USDC, la stablecoin centralizzata nota per essere trasparente e ligia alle regole.
Dopo aver perso il peg nel fine settimana, la coin è stata però in grado di recuperarlo quasi interamente nella giornata odierna. Merito soprattutto di Circle, importante compagnia dietro al progetto: lo scambio di USDC è ripreso regolarmente oggi alla riapertura delle banche, come annunciato domenica.
I fallimenti in corso hanno obbligato a intervenire i regolatori, dando vita all’ennesimo bailout del sistema bancario.
Secondo la maggior parte degli esperti, l’attuale crisi del settore non sarebbe paragonabile a quella del 2008, anno in cui avvenne il collasso più grande della storia americana con Washington Mutual. In ogni caso, stiamo comunque vivendo un momento delicato, grave e storicamente importante.
In tutto ciò, superati i grandi problemi del fine settimana, le criptovalute sembrano reagire piuttosto bene. Dopotutto questi asset nacquero in seguito ai fatti del 2008 proprio per fornire un’alternativa alla finanza tradizionale, non priva di falle e problematiche.
Oltre ai consistenti guadagni, deve far sorridere quanto comunicato da Marathon Digital, una delle più grandi compagnie di public mining sulla piazza.
Tramite un comunicato pubblicato sul proprio sito, l’azienda afferma di avere accesso agli oltre 140 milioni di dollari depositati presso l’ultima vittima fra le banche, Signature Bank.
Marathon ha inoltre aggiunto di non avere legami diretti con l’altra grande caduta, Silicon Valley Bank (SVB).
Infine, la compagnia possiede circa 11.000 bitcoin: una bella somma, considerando anche che la coin per eccellenza è in super crescita nelle ultime 24 ore.
Biden e il mining di bitcoin
Pochissimi giorni fa, il mining aveva già fatto parlare di sé mediante le parole del presidente americano Biden.
Il governo starebbe considerando l’idea di tassare l’elettricità impiegata per il mining crypto, in una quota tra il 10 e il 30%.
La tassa sarebbe giustificata dal discorso sulla transizione ecologica, anche se i conoscitori della blockchain sanno bene quanto l’impatto sia ridotto rispetto ad altri settori. In aggiunta, l’energia green è sempre più presente quando si tratta di mining.
Insomma, più che nell’ecologia, la proposta del governo Biden rientra nei recenti attacchi al comparto crypto da parte delle istituzioni americane. Ne abbiamo parlato nella live di venerdì 10, ti consigliamo di guardarla se te la sei persa…
Le criptovalute tengono botta e dimostrano che sono qui per restare e offrire una seconda via, tra potenzialità ancora inespresse e difetti giustamente da limare.
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