Introduzione alle payrolls
Gli indicatori macroeconomici da tenere sotto controllo sono tantissimi, ma si tratta di una delle responsabilità dell’investitore attento e consapevole; oggi parleremo delle Nonfarm Payrolls, dato particolarmente importante per quanto riguarda l’occupazione americana.
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Detto questo, possiamo spostarci sul soggetto di questo articolo: le Nonfarm Payrolls. Vedremo che cosa sono, quando vengono pubblicate e menzioneremo altri indicatori utili per avere sempre chiaro lo scenario occupazionale a stelle e strisce. Dato il ruolo centrale degli States, sapere tutto ciò che accade di importante ci mette nelle migliori condizioni per investire con successo.
Iniziamo!
Indice
Nonfarm Payrolls: che cosa sono?
Veniamo subito al dunque: che cosa sono le Nonfarm Payrolls? Tradotto in “buste paga del settore non agricolo”, l’indicatore misura il cambiamento nel numero degli stipendiati nelle attività non legate all’agricoltura nell’ultimo mese. Viene redatto dal Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti.
Le Nonfarm Payrolls sono fondamentali per valutare lo stato di salute dell’occupazione americana e rappresentano il dato singolo più importante in assoluto. Dobbiamo infatti tenere presente che gli stipendiati non agricoli sono più o meno l’80% di tutti i lavoratori. Di conseguenza, oltre a essere un dato decisamente impattante per quanto riguarda il lavoro, le sue variazioni possono suggerire anche la direzione di altri indicatori, tra cui ad esempio il PIL.
Trattandosi di un dato pubblicato mensilmente, le Nonfarm Payrolls possono presentare dei numeri molto differenti rispetto alla volta precedente; la volatilità è quindi di casa. Aggiungiamo inoltre che si tratta di un indicatore capace di mostrare la situazione in maniera abbastanza rapida.
La pubblicazione delle Nonfarm Payrolls
Le Nonfarm Payrolls sono pubblicate il primo venerdì di ogni mese. Nel periodo invernale, il dato esce alle 14:30 italiane, mentre in quello estivo alle 13:30.
Generalmente i mercati attendono i nuovi numeri e talvolta reagiscono sensibilmente ai risultati, soprattutto se questi si discostano dalle previsioni o variano parecchio rispetto alla volta precedente. Consigliamo quindi di muoversi con cautela nelle ore che coincidono con la pubblicazione, così da evitare di ritrovarsi invischiati in eventuali scossoni.
Nonfarm Payrolls e altri indicatori utili
Oltre alle Nonfarm Payrolls, quali indicatori dovremmo tenere monitorati per quanto riguarda l’occupazione americana?
Il primo che ci viene in mente è il tasso di disoccupazione, dato alla base della macroeconomia e che bisognerebbe sempre conoscere. A questo aggiungiamo gli interessanti Initial Jobless Claims e Continuing Jobless Claims, pubblicati ogni giovedì e capaci di mostrare se il numero di disoccupati è in crescita.
Attenzione poi al JOLTS Job Openings, dato elaborato dal Bureau of Labor Statistics e basato su dei questionari sottoposti ai datori di lavoro. Grazie a esso possiamo conoscere quante posizioni lavorative sono aperte e capire come si muove il rapporto tra domanda e offerta di lavoro.
Infine, chi è più attento e vuole sapere proprio tutto, terrà monitorati parametri quali la retribuzione oraria media.
Chiudiamo con un indicatore strettamente legato alle Nonfarm Payrolls: l’ADP Nonfarm Employment Change. Si tratta di un dato elaborato da Automatic Data Processing, anch’esso a cadenza mensile e basato sui dati provenienti da circa 400.000 clienti business americani.
Dato che la pubblicazione avviene due giorni prima delle Nonfarm Payrolls, l’ADP Nonfarm Employment Change è ritenuto un ottimo predittore dei risultati governativi.
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