Fabio Panetta, noto anti-crypto, sarà a capo di Banca d'Italia
Di Davide Grammatica
Fabio Panetta, noto al mondo crytpo per le sue posizioni ostative presso la BCE, è stato scelto dal governo Meloni per il posto di governatore di Banca d'Italia
Panetta a capo di Banca d'Italia
Fabio Panetta è stata la persona indicata dal governo Meloni per sostituire l’attuale governatore di Banca d’Italia, Ignazio Visco, il cui mandato di sei anni sarà esaurito il 31 ottobre 2023.
Classe 1959, Panetta ha fatto carriera nella stessa Banca d’Italia dal 1985, e ha iniziato il suo rapporto con le istituzioni europee nel 2011, quando è diventato direttore centrale per il coordinamento della partecipazione della Banca d’Italia all’Eurosistema.
Dal 2020 è membro del Comitato esecutivo della Banca Centrale Europea (BCE), nonché uno dei suoi esponenti di maggior peso.
Della stessa scuola di Visco, Panetta ha da sempre auspicato un’approccio alla politica monetaria calibrato e prudente, soprattutto in relazione alla stretta sui tassi d’interesse.
Lo scorso marzo, per esempio, alla conferenza “The Bce and its Watchers XXIII”, ha dichiarato come la politica monetaria debba “restare ampiamente adattabile agli sviluppi data l’incertezza prevalente, i lassi di tempo con cui opera e il rischio di improvvise tensioni finanziarie”.
Panetta entrerà in carica, come nuovo governatore di Bankitalia, il 1° novembre 2023, con tanto di endorsement del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Di Panetta, del resto, si era parlato anche in relazione alla guida del MEF, e segnala come il nuovo governatore goda di simpatie significative nelle quote meloniane.
Panetta vs crypto
Lato criptovalute, il nuovo governatore è molto noto alla community, ma più che altro per le sue dichiarazioni contro il settore.
Panetta ha sostenuto proprio recentemente, come esponente della BCE, come l’impiego delle criptovalute abbia avuto un impatto talmente negativo da farne ignorare i possibili benefici.
Le crypto avrebbero portato solo a instabilità dei prezzi, crescente centralizzazione e al loro uso improprio, assimilabile al gioco d’azzardo. Per non parlare, poi, dell’elusione fiscale.
La volatilità, infine, sarebbe la dimostrazione dell’assenza di un valore intrinseco e causa di forme poco pratiche di pagamento o di riserve di valore, a differenza di oro o titoli azionari.
In passato, il banchiere si era addirittura espresso sui pericoli delle criptovalute per i consumatori suggerendo di regolarle sulla scorta delle leggi sul gioco d’azzardo.
Di tutt’altro genere, invece, sarebbero secondo Panetta le CBDC, come alternativa di sviluppo della tecnologia crypto. “Le banche centrali stanno innovando per fornire un’ancora di stabilità che mantenga la fiducia in tutte le forme di denaro nell’era digitale”, ha dichiarato il nuovo governatore. “Una valuta digitale della banca centrale sosterrebbe l’unicità del denaro e proteggerebbe la sovranità monetaria, integrando il contante”.
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