Parlamento Europeo e FTX: riassunto del meeting
Di Gabriele Brambilla
Concluso l'incontro di alcuni membri del Parlamento Europeo sul tema FTX. Riassumiamo che cos'è stato detto.
Meeting del Parlamento Europeo su FTX
Come annunciato da alcuni giorni, in data odierna alcuni membri del Parlamento Europeo si sono riuniti per discutere del caso FTX.
Il meeting aveva carattere piuttosto informale ed era stato descritto come “uno scambio di opinioni e punti di vista”.
Ecco in sintesi cos’è stato detto.
Per i più curiosi, ecco la registrazione dell’incontro, disponibile sul sito ufficiale dell’Europarlamento.
Punti chiave dell'incontro
Stefan Berger, Europarlamentare coinvolto in prima persona nel MiCA, ha precisato da subito che FTX non è il fallimento della blockchain ma di una singola persona (riferendosi a Sam Bankman-Fried, ex CEO dell’exchange).
Più incisiva Alexandra Jour-Schroeder, membro del FISMA (Financial Services, Financial Stability and Capital Markets Union):
“We don’t see FTX as a failure of crypto or blockchain per se, but as many failures of governance, controls, etc. No company regulated under MiCA would be allowed to be organized this way“
Proprio il richiamo al MiCA, non ancora in vigore, diventa particolarmente importante. Seppur ritenuto uno strumento valido, i legislatori ora si chiedono se la normativa basterà a scongiurare i rischi legati a pratiche scorrette e cattiva gestione di alcuni exchange e servizi CeFi.
In ogni caso, è stata ribadita la necessità di far entrare in funzione il MiCA il prima possibile; in più, si auspica che la norma possa fungere da modello per tanti altri Paesi.
Proseguendo, Steffen Kern, membro dell’ESMA (European Securities and Markets Authority) ha messo in evidenza un problema di fondo non da poco:
“This market is by and large an offshore market. In many cases, we don’t even know in which jurisdiction the assets are located, which doesn’t make things any easier.”
Il fatto che i fondi siano custoditi presso giurisdizioni offshore non fa altro che aggiungere criticità e difficoltà nel regolamentare correttamente.
Infine, un’ulteriore nota che deve far riflettere da parte di Jour-Schroeder, Deputy Director DG FISMA:
“What happened with FTX could lead to a tendency to move assets into personal wallets instead of holding them at exchanges, raising different kind of risks”
In effetti, molti utenti hanno spostato i propri asset verso wallet non-custodial. Questa soluzione tutela dai rischi legati alle realtà centralizzate ma espone ad altre problematiche.
A dirla in tutta onestà, se le cose vengono fatte per bene (password adeguate, seed phrase al sicuro, attenzione a phishing e scam…) i fondi sono in cassaforte. Purtroppo però i malintenzionati studiano sistemi ingegnosi che possono far cadere in trappola alcuni utenti, soprattutto se poco esperti.
Il percorso verso un ambiente crypto più tranquillo è ancora lungo. Al MiCA dovranno affiancarsi probabilmente altre norme, oltre a un’utenza sempre più informata e consapevole.