USA: il riciclaggio di armi e petrolio passa da USDT
Di Davide Grammatica
Gli Usa hanno denunciato un sistema internazionale di riciclaggio di denaro, equipaggiamento militare russo e petrolio venezuelano, basato su criptovalute e, in modo particolare, USDT
USDT e il riciclaggio
Le autorità statunitensi hanno denunciato un ampio sistema internazionale di riciclaggio di denaro, alla base del commercio illegale di equipaggiamento militare russo e petrolio venezuelano, bloccato ufficialmente dalle sanzioni.
Lo schema era basato sull’uso di criptovalute e in modo particolare sulla stablecoin Tether (USDT). Il Dipartimento di Giustizia, da quanto si apprende da un suo comunicato ufficiale, ha quindi arrestato una cerchia criminale, dopo che, tra una serie di violazioni, è stata effettuata una transazione di USDT relativa alla vendita di 500mila barili di petrolio.
La denuncia si riferisce a uno schema commerciale incentrato su Petroleos de Venezuela SA. Trattasi di una compagnia petrolifera di proprietà del governo venezuelano, sanzionata sotto mandato del governo Trump. A questa si aggiunge Nord-Deutsche Industrieanlagenbau GmbH, società di commercio di materie prime con sede ad Amburgo e gestita da cittadini russi.
Quest’ultima, nello specifico, avrebbe cercato di rimediare parti per l’equipaggiamento militare russo, inclusi aerei da combattimento. Mentre per quanto riguarda la compagnia petrolifera, lo scopo è stato semplicemente monetizzare il proprio prodotto, tagliato fuori dal mercato mondiale a causa delle sanzioni.
E si è fatto su larga scala, se si pensa che una singola transazione incriminata si riferisce a uno scambio di 500mila barili di petrolio.
In merito a ciò, è stato uno degli stessi arrestati, Yury Orekhin, a descrivere l’utilità della stablecoin USDT per questo tipo di operazione. “Nessuna preoccupazione, niente stress”, ha dichiarato Orekhin. “Non appena attraccheremo ci trasferiremo immediatamente. USDT funziona velocemente, come un SMS”.
Venezuela, sanzioni e crypto
E per quanto riguarda il Venezuela, dal suo punto di vista, le criptovalute sono da tempo state individuate come canale preferenziale per evadere le sanzioni, e trarre profitto dalla vendita del proprio petrolio.
Tanto che a questo scopo era stata creata la criptovaluta di stato El Petro, che mirava a funzionare come una stablecoin internazionale ancorata al valore di un barile di petrolio. Tuttuavia, detiene anche il record negativo di primo asset digitale sanzionato dagli statunitensi.