Robinhood entra nell’indice S&P 500, mentre Strategy resta fuori
Di Daniele Corno
Dal 22 settembre, Robinhood entrerà nell'indice S&P 500 mentre per Strategy al momento è un NO

Ingressi ed uscite da S&P 500
Come ogni trimestre, il comitato di S&P 500 ha annunciato il ribilanciamento dell’indice più grande sull’intero mercato.
Il prossimo cambiamento, in vigore dal 22 settembre, vedrà l’ingresso di tre nuove società nell’indice, a fronte dell’uscita di altre tre società. Robinhood, AppLovin ed Emcor sono le tre new entry, ed andranno a sostituire le tre uscenti, quali Caesars, MarketAxess ed Enphase.
L’inclusione del titolo HOOD segna un passaggio simbolico: da app della “meme season” a player finanziario con scala, margini e base clienti tali da giustificare la presenza nell’indice più seguito al mondo. La stessa Robinhood infatti, con un tweet annuncia la sua forza e il suo “motto”: “La finanza non è stata pensata per tutti. Quindi l’abbiamo ridisegnata.”
Una visione ed un ingresso che il mercato premia, con un +7% in after hour ed un titolo che vola del +7.5% sopra i $100 dollari. Per un grande ingresso tuttavia, c’è anche un grande escluso per il mondo crypto. Parliamo ovviamente di Strategy (MSTR), la società di Michael Saylor.
Dopo la trimestrale record infatti, la società ha superato i parametri necessari per una possibile introduzione, che il comitato tuttavia ha scartato. È ancora presto quindi per vedere una Bitcoin Treasury Company quotata nell’indice più grande del mondo, e l’attesa per ora resta per il prossimo trimestre.
Il rebalance di S&P 500
Il ribilanciamento dell’indice Standard & Poor’s 500 è un processo trimestrale, che avviene a marzo, giugno, settembre e dicembre.
La selezione di ingressi ed uscite non è automatica, bensì gestita manualmente dal comitato U.S. Index Committee, che si occupa di valutare i criteri di riferimento per le società. Tra questi, sono presenti: domicilio e quotazione USA, capitalizzazione float-adjusted sopra soglia, free float adeguato, liquidità/volumi, e “financial viability” (utili GAAP positivi su base trailing).
Generalmente, a seguito dell’annuncio, le modifiche nell’indice avvengono a distanza di poche settimane, così da dare il tempo al mercato di riprezzare i valori dei titoli. Statisticamente infatti, l’uscita di un titolo comporta forti vendite, a causa di tutti gli strumenti a replica dell’indice. D’altra parte quindi, i titoli in ingresso subiscono importanti pressioni d’acquisto, acquistate grazie alla liquidità generata dalle vendite dei titoli in uscita.
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