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Satoshi Nakamoto potrebbe essere Peter Pan? Ops... Peter Todd?
Di Daniele Corno
Il documentario di Cullen Hoback afferma di aver rivelato l'identità di Satoshi Nakamoto: Peter Todd sarebbe il candidato. Fà già ridere così
Svelata l'identità di Satoshi? O forse no
Da oltre 15 anni, l’identità di Satoshi Nakamoto, il creatore di Bitcoin, rimane uno dei misteri più affascinanti e irrisolti del mondo tecnologico.
Tuttavia, un nuovo documentario prodotto da HBO, Electric Money: The Bitcoin Mystery, getta nuova luce sulla vicenda, suggerendo che Peter Todd, sviluppatore software attivo fin dai primi giorni di Bitcoin, potrebbe essere il vero Nakamoto. Sicuramente un modo strategico per fare marketing.
Todd, 39 anni, è noto nella comunità per il suo contributo allo sviluppo del codice base di Bitcoin, ma non ha mai fatto parte del ristretto gruppo di candidati principali sospettati di essere Nakamoto. Secondo quanto riportato da Hoback, Todd, all’età di 23 anni, da solo, avrebbe messo in piedi una delle più grandi infrastrutture tecnologiche e di pagamento dell’era moderna.
Le "prove"
Nel documentario, diretto da Cullen Hoback, si esplora una serie di prove (imbarazzanti) che collegano Todd a Nakamoto.
Una di queste è un post del 2010 su un forum dedicato a Bitcoin, dove Todd risponde a un commento dello stesso Nakamoto, apparentemente correggendone un errore. Secondo Hoback, questo scambio suggerisce che Todd avrebbe potuto dimenticare di cambiare account, lasciando un indizio sulla sua doppia identità. Competenze in sicurezza, privacy, crittografia, conoscenza del denaro per poi dimenticarsi di cambiare l’account su un forum, sempre molto credibile.
According to Forbes, HBO will say that @peterktodd is Satoshi…
The Forbes article states that "a 2010 BitcoinTalk post replying to Satoshi Nakamoto that [Cullen] Hoback believes was accidentally posted using Todd's profile"
This is clearly ridiculous! It is just an example of… pic.twitter.com/mjFnHn7Zak
— BitMEX Research (@BitMEXResearch) October 8, 2024
Un altro elemento chiave riguarda la grande quantità di Bitcoin che Nakamoto presumibilmente detiene ancora. Hoback collega una dichiarazione di Todd sul “sacrificare” una quantità significativa di Bitcoin al misterioso blocco di 1,1 milioni di BTC mai spostati dai wallet di Nakamoto.
IO NON SONO SATOSHI
Nonostante le speculazioni, Todd nega con fermezza di essere Satoshi. In una recente email, ha ribadito: “Per la cronaca, non sono Satoshi“.
Inoltre, Todd critica il documentario per la mancanza di ricerche più approfondite, inclusa l’assenza di interviste con amici e familiari dell’epoca in cui Bitcoin stava nascendo.
Sebbene Hoback non offra la benchè minima prova definitiva a supporto della sua tesi, il documentario riapre una discussione che affascina da anni investitori, sviluppatori e curiosi, lasciando ancora aperta la domanda: chi è davvero Satoshi Nakamoto? La risposta forse, è che questa domanda potrebbe non aver mai una risposta.
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