Bitcoin Satoshi: introduzione
Figura avvolta nel mistero, Satoshi Nakamoto è il creatore della blockchain Bitcoin, nonché uno dei padri dell’intero comparto crypto.
Ma chi si cela dietro questo nome? Sarà davvero una singola persona o abbiamo a che fare con un intero team? Ebbene, oggi svolgeremo una piccola indagine sul Satoshi più famoso al mondo, tornando indietro nel tempo e rivivendo gli albori di Bitcoin.
Conosceremo anche le principali teorie su che fine abbia fatto e quanti BTC potrebbe avere. Ma soprattutto, impareremo qualcosa su uno dei protagonisti assoluti del mondo delle criptovalute.
Indice
Chi è Satoshi Nakamoto: inventore bitcoin
Satoshi Nakamoto chi è? Basta effettuare una rapida ricerca su internet per scoprire che tantissime persone cercano in continuazione informazioni e indizi sull’identità di chi ha inventato i bitcoin.
Vorremmo poter avere uno scoop da rivelare al mondo, ma sfortunatamente non è questo il caso: non sappiamo neppure noi chi sia. Possiamo però raccontare ciò che è noto e scoprire di più su questa misteriosa e interessante figura.
Riavvolgiamo il nastro della storia delle criptovalute e torniamo agli esordi, quando ancora nulla era stato creato. In verità, l’azienda americana Ripple stava già ragionando su un sistema alternativo per il mondo della finanza, ancora ben lontano però dal concetto di blockchain e crypto che conosciamo oggi.
Siamo nel 2008, per la precisione a fine ottobre. Sulla mailing list del sito metzdowd.com compare il whitepaper di una valuta alternativa chiamata bitcoin, pubblicato da un certo Satoshi Nakamoto.
Questa persona, dichiaratasi come un uomo di 33 anni residente in Giappone, intitolava il post con queste parole:
“Bitcoin: A Peer-to-Peer Electronic Cash System”
Stando a quello che sappiamo, lo sviluppo di Bitcoin era in corso già dall’anno precedente. Il contesto storico era quello della crisi dei mutui subprime, che mise in ginocchio l’intero sistema economico e finanziario mondiale.
Notando la delicatezza dell’intera struttura, causata soprattutto da pratiche negative (vedi la concessione di mutui ai cosiddetti NINJA, persone senza lavoro né reddito o asset) ed eccessiva speculazione, Satoshi volle creare una moneta alternativa, decentralizzata e che fosse davvero nelle mani delle persone.
Bitcoin raccolse da subito enorme successo tra il pubblico più smanettone e appassionato della combo tecnologia-finanza. Tuttavia fu necessario ancora parecchio tempo prima che la criptovaluta per antonomasia guadagnasse il ruolo che oggi occupa. Infatti, che sia per odio o amore, BTC è ormai conosciuta anche dalle masse e prosegue nel cercare di ritagliarsi sempre maggiore stabilità e autorevolezza.
Tornando al tema principale, chi è davvero Satoshi Nakamoto? Le teorie sono diverse ma non ci sono certezze; infatti, Satoshi non si è mai rivelato in pubblico.
La prima ipotesi è quella rilasciata proprio da lui nel 2012: un uomo giapponese nato nell’aprile del 1975. Nel 2014, un uomo di nome Dorian Satoshi Nakamoto, di nazionalità nippo-americana, fu additato come l’inventore di bitcoin; la copertura mediatica fu importante, ma egli disse di non avere alcun coinvolgimento.
Altre persone salirono alla ribalta dichiarando di essere Satoshi Nakamoto, oppure indicati da altri come candidati potenziali, tra cui:
- Craig Wright, un informatico australiano;
- Nick Szabo, informatico americano noto per essere tra i primi eminenti scienzati del settore crypto;
- Hal Finney, tra i primi a ricevere Bitcoin dal wallet di Satoshi, attivissimo nella community sin dagli esordi;
In ogni caso, mancano prove definitive a sostegno di questi nomi.
Un’altra teoria è quella che identifica Satoshi Nakamoto come uno pseudonimo di un’altra persona. Addirittura, considerando la complessità di Bitcoin, c’è chi sostiene che il nome copra un team di più persone provenienti da varie parti del mondo.
Esistono anche movimenti che appoggiano la causa di un Satoshi Nakamoto donna. Effettivamente non abbiamo alcuna certezza ed è assolutamente plausibile anche questo scenario.
Tra tutto questo mistero, abbiamo però una sicurezza: Satoshi creò Bitcoin e diede la spinta iniziale a un nuovo settore che oggi cresce sempre più. Un comparto ricco di alternative per migliorare la vita di tutti i giorni, sviluppare complesse applicazioni aziendali e istituzionali, aiutare le persone meno fortunate e molto altro ancora.
Quanti Bitcoin ha Satoshi Nakamoto?
Dai, lo sappiamo che sotto sotto ti stai chiedendo “quanti soldi ha Satoshi Nakamoto?”. In questo senso la blockchain può darci qualche piccola certezza in più: trattandosi di un registro pubblico e immutabile, abbiamo modo di risalire fino al Genesis Block, ovvero il primo blocco mai creato sul network.
Il Genesis Address di Bitcoin è di proprietà di Satoshi Nakamoto e contiene i primi 50 BTC prodotti e perciò non spendibili.
L’indirizzo, 1A1zP1eP5QGefi2DMPTfTL5SLmv7DivfNa, è ispezionabile su portali come blockchain.com.
A suo tempo, questo address interagì con altri, inviando delle somme in bitcoin. Tra questi vi è appunto l’indirizzo di Hal Finney, citato in uno dei paragrafi precedenti.
Non possiamo avere la certezza che uno (o più) dei primi address siano di proprietà di Satoshi.
Però, ragionando seguendo una semplice logica, è assai probabile di sì. Quindi, seppur sia impossibile stimare quanti bitcoin abbia Satoshi Nakamoto, possiamo affermare che un bel malloppo se lo sia intascato eccome!
A proposito di scoperte: conosci la storia del logo di bitcoin? Leggi l’articolo dedicato per saperne di più!
"Cifre sicure? Impossibile averne perché non sappiamo quali address siano effettivamente di Satoshi"
Che fine ha fatto Satoshi Nakamoto?
Anche su questo punto le speculazioni si sprecano.
Ci sono correnti di pensiero che dicono che Satoshi si stia godendo la vita su qualche isola tropicale e francamente speriamo per lui che sia così.
Infatti, c’è chi ritiene che Satoshi sia morto in quanto inattivo da oltre dieci anni nella community. I più “morbidi” credono invece che possa essere in carcere, mentre altri sostengono che stia semplicemente ben lontano dai radar.
Ovviamente queste considerazioni valgono per una singola persona. Se Satoshi Nakamoto fosse lo pseudonimo di un intero team, probabilmente ognuno starà svolgendo la propria vita o avrà avuto una sorte peggiore.
In ogni caso, siamo certi che non sia ancora stata individuata almeno una persona reale dietro a Satoshi.
Hai apprezzato questo breve approfondimento sull’inventore di bitcoin? Continua a imparare con questo video che illustra le basi della più celebre criptovaluta.