SBF testimonierà davanti al comitato del Congresso
Di Davide Grammatica
SBF, l’ex ceo di FTX, ha dichiarato di essere disposto a testimoniare davanti alla commissione per i servizi finanziari della Camera degli Usa, la prossima settimana
SBF al Congresso
L’ex ceo di FTX, Sam Bankman-Fried, dopo giorni di continue indiscrezioni e dubbi in merito alla decisione che avrebbe preso, ha infine scelto di testimoniare davanti alla commissione per i servizi finanziari della Camera degli Usa, a Washington, la prossima settimana.
“Non ho ancora accesso a gran parte dei miei dati, professionali o personali che siano”, ha dichiarato SBF, in un recente tweet. “Quindi c’è un limite a ciò che potrò dire, e non sarò così utile come vorrei. Ma poiché il comitato pensa ancora che sarebbe utile, sono disposto a testimoniare il 13 dicembre”.
In un thread, l’ex ceo ha invece aggiunto di avere intenzione di fornire dettagli sulla solvibilità di FTX US e sui clienti americani.
“Avevo pensato a me stesso come a un ceo modello, che non sarebbe diventato pigro o disconnesso”, ha scritto Sam. “E questo, quando l’ho fatto, ha forse reso lo scenario ancora più distruttivo. Spero che le persone possano imparare dalla differenza tra chi ero e chi sarei potuto essere”.
La richiesta del Senato
L’appello a testimoniare nei confronti di SBF era giunta dal Senato degli Usa, con una lettera inviata da più rappresentanti. Ma ad ogni modo, la lettera dei senatori si sarebbe trasformata in un mandato di comparizione al Congresso nel caso in cui SBF si fosse rifiutato di collaborare, con una scadenza proprio nella giornata di ieri.
Nel frattempo, l’ex ceo di FTX ha rilasciato diverse interviste, descrivendo in dettaglio la sua versione della storia, oltre a menzionare anche un precedente invito del Comitato per i servizi finanziari della Camera. Finché non avesse finito di rivedere tutto l’accaduto, però, come diceva, non si sarebbe presentato davanti alle istituzioni.