SEC: 4 mesi per rispondere alla petizione di Coinbase
Di Davide Grammatica
La SEC ha fatto sapere di poter dare un riscontro, entro quattro mesi, alla petizione di Coinbase sulla necessità di una revisione delle normative crypto
La SEC risponderà a Coinbase
Sebbene la Securities and Exchange Commission (SEC) non abbia ancora preso una decisione in merito alla risposta alla petizione di Coinbase, che chiedeva una revisione delle linee guida che regolano le normative crypto negli Usa, l’agenzia ha fatto sapere che un riscontro potrebbe esserci entro un intervallo di tempo di quattro mesi.
Questo, pur rimanendo nella convinzione che l’azione della SEC contro l’exchange non sia incoerente con la normativa vigente. Una decisione chiara, in questo senso, non è ancora stata presa, e la risposta va vista anche alla luce della causa intentata dall’agenzia a Coinbase la scorsa settimana, pur non essendo direttamente correlate.
Da un lato, la SEC accusa infatti Coinbase di non rispettare le leggi federali sui beni finanziari, mentre dall’altro l’exchange cerca di portare la SEC in tribunale per rivedere il suo approccio al settore.
Gensler ha già deciso
Proprio Coinbase ha affermato che la SEC avrebbe già deciso di respingere la petizione, ma l’agenzia avrebbe smentito, pur non avendo ancora preso una decisione definitiva nel merito.
Quel che è certo, è che fino a quando (o a meno che) la SEC non deciderà di proporre nuove regole, Coinbase dovrà rispettare la legge vigente.
“Indipendentemente dal fatto che la Commissione decida di intraprendere una regolamentazione suggerita da Coinbase, l’exchange – come tutti gli altri – è vincolato dalla legge esistente“, si legge in un deposito della SEC. “Pur essendo libero di affermare con forza la propria posizione, ovvero di non aver violato tale legge attuale”.
In un tweet, Paul Grewal, chief legal officer di Coinbase, ha affermato come la SEC ignori le chiare dichiarazioni del suo presidente, che confermano il fatto di non voler emanare nuove regole. Una prova, secondo il CEX, che l’agenzia si sia già espressa contro la petizione.
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