“Security o commodity?” Gensler NON risponde al Congresso
Di Davide Grammatica
Il presidente della SEC, Gary Gensler, è stato interrogato dal “Comitato per i servizi finanziari” al Congresso in merito alle azioni di contrasto dell’agenzia nei confronti dell’industria crypto
Ethereum: security o commodity?
Il presidente della Securities and Exchange Commission (SEC), Gary Gensler, ha testimoniato nelle ultime ore davanti alla “House Financial Services Committee” degli Usa, in merito alle azioni di contrasto dell’agenzia nei confronti dell’industria crypto negli ultimi mesi.
Ed è stato sollecitato, oltre che per rispondere alle recenti difficoltà delle società crypto di accedere ai servizi finanziari, per dare risposte a un problema ricorrente, ovvero come distinguere esattamente le criptovalute tra security e commodity.
Nella sua dichiarazione di apertura, Patrick McHenry, il presidente della commissione, ha osservato come Gensler e la SEC abbiano avviato “quasi 50 azioni normative contro società di asset digitali”. E questo, richiedendo un finanziamento da 78 milioni di dollari per supportare i costi del programma.
Ma non solo. Gensler avrebbe “rifiutato di fornire chiarezza su come le risorse digitali offerte come parte di un contratto di investimento siano soggette alle leggi sui titoli e, cosa più importante, su come queste aziende dovrebbero conformarsi a tali leggi”.
Gensler aveva affermato in interviste precedenti come la stragrande maggioranza delle risorse crypto fossero “security”, nominando invece esplicitamente solo Bitcoin come “commodity”.
Le prospettive incerte delle normative Usa
Al di quest’ultima criptovaluta, tuttavia, si è rifiutato di fare nomi, evitando persino di dare una risposta diretta sulla classificazione di Ethereum. E lo stesso è successo durante l’udienza, quando gli è stato chiesto esplicitamente da McHenry se Ethereum fosse una security o una commodity, rispondendo con un ambiguo “la legge è chiara ed esplicita”.
In questi casi, uno dei criteri utilizzati sarebbe il test di Howey, secondo il quale un’attività finanziaria emessa per raccogliere fondi con un’aspettativa di profitto basata sugli sforzi di altri si qualifica come un “contratto di investimento”.
Proprio per l’esitazione a fornire risposte brevi e dirette, il rappresentante del Minnesota Tom Emmer ha invece affermato come la SEC abbia contribuito nel “rendere più difficile per le società crypto operare nel paese”. Denunciando inoltre la mancanza di flessibilità nello stile normativo. “Sei stato un poliziotto incompetente di turno”, ha detto Emmer a Gensler. “Non facendo nulla per proteggere gli americani comuni e spingendo le aziende americane all’estero”.
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