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A Singapore il futuro della tokenizzazione: due nuovi piani normativi
Di Davide Grammatica
L’autorità monetaria di Singapore ha promosso due nuove normative per promuovere l’adozione della tokenizzazione da parte della tradFi
Singapore punta tutto sulla tokenizzazione
Nelle ultime ore, la Monetary Authority of Singapore (MAS) ha annunciato l’introduzione di due nuove misure normative per promuovere la tokenizzazione all’interno delle tradizionali attività delle società finanziarie del paese.
È il risultato di un percorso che abbiamo già avuto modo, più volte, di riportare, e che fa di Singapore, ad oggi, uno degli hub crypto più interessanti a livello globale. L’approccio favorevole nei confronti delle società crypto viene dall’alto, con un’unità di intenti tra governo e autorità di regolamentazione che scommette sulle prospettive dell’industria. È nato proprio per questo, mesi fa, il celebre Project Guardian.
Così, Singapore prevede di introdurre un vero e proprio ecosistema di infrastrutture di mercato a supporto degli asset tokenizzati, per accrescerne la liquidità, l’implementazione e l’accesso sotto una struttura normativa comune.
La normativa a supporto del mondo crypto
“MAS ha riscontrato un forte interesse per la tokenizzazione degli asset negli ultimi anni, in particolare nei settori delle obbligazioni, del Forex e della gestione patrimoniale”, ha dichiarato, nel comunicato ufficiale della MAS, il vicedirettore generale Leong Sing Chiong. “Siamo incoraggiati dalla forte partecipazione degli istituti finanziari e dei decisori politici a creare insieme standard e quadri normativi di gestione del rischio per facilitare l’implementazione commerciale di prodotti in questione, per ampliare i mercati tokenizzati su base industriale”.
Da questo percorso già in atto nascono quindi due normative legate alla tokenizzazione nei mercati dei capitali di debito (il “Guardian Fixed Income Framework”) e ai fondi tokenizzati (il “Guardian Funds Framework”).
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