Square Enix lancia il suo primo videogioco Web3
Di Davide Grammatica
Square Enix, la casa di produzione dietro al brand Final Fantasy, ha svelato il suo primo videogioco Web3, Symbiogenesis, basato su una narrazione interattiva con avatar NFT
Square Enix punta sugli NFT
La casa di produzione Square Enix, famosa per la storica saga Final Fantasy, ha annunciato il suo primo videogioco Web3, basato su una narrazione interattiva e avatar NFT. Si chiamerà Symbiogenesis, e sarà sviluppato sull’ecosistema Ethereum.
Per Square Enix il Web3 non rappresenta una novità, tanto che già dal 2019 la casa di produzione ha dimostrato il suo interesse nei confronti dell’industria, puntando fortemente su di essa e osservandone lo sviluppo da vicino.
Symbiogenesis è quindi il risultato di questo studio, e viene descritto come “digital collectible art experience” basata sugli artwork NFT, che vengono a loro volta utilizzati non solo all’interno del gioco ma anche fuori, per esempio come immagine profilo sui social. Il franchise, d’altra parte, è nuovo di zecca, e la sua uscita è prevista per la primavera del 2023.
L’esperienza videoludica non sembra quindi simile a quelle tradizionali, e punta invece sulla narrativa tramite elementi interattivi NFT. I giocatori controlleranno il loro avatar, e dovranno completare missioni che ruotano, a quanto dice l’annuncio ufficiale, attorno a domande sulla “distribuzione delle risorse”.
L’evoluzione di Web3 e videogiochi
Sempre per quanto riguarda gli NFT in forma di personaggi, questi potranno essere venduti e comprati in forma di artwork.
È questo il risultato di un percorso iniziato nel 2019, quando il presidente Yosuke Matsuda, già allora, indicò la tecnologia blockchain come componente chiave dei futuri videogiochi. Nel marzo 2020, inoltre, la società ha investito due milioni di dollari nel titolo The Sandbox, sulla scia del metaverso, introducendovi il franchise Dungeon Siege. I primi NFT, invece, risalgono al 2021, con il lancio giapponese di non-fungible-token per il franchise Million Arthur, tramite la piattaforma blockchain LINE.
E per finanziare questo processo in direzione Web3, l’azienda si è spinta fino a vendere franchise di primo piano (Tomb Raider, per dirne uno), fino a raggiungere un capitale da 300 milioni di dollari.