Standard Chartered: $250 milioni per un nuovo fondo crypto
Di Davide Grammatica
Standard Chartered si sta preparando per il lancio di un fondo da $250 milioni dedicato agli asset digitali, con il supporto di investitori del Medio Oriente
Un nuovo fondo crypto da Standard Chartered
SC Ventures, il braccio VC di Standard Chartered, starebbe preparando, secondo alcune indiscrezioni rilanciate da Bloomberg, un fondo da 250 milioni di dollari dedicato agli asset digitali. Lo si capisce, secondo la testata, dalle parole riportate di Gautam Jain, partner di SC Ventures, durante l’evento Money 20/20 in Arabia Saudita.
Il fondo dovrebbe essere lanciato nel 2026 con il supporto di diversi investitori del Medio Oriente, area che negli ultimi anni si è affermata come hub crypto e blockchain.
Secondo Jain, l’iniziativa avrà una portata “globale”, con focus su startup e progetti che integrano asset digitali e infrastrutture finanziarie tradizionali. Parallelamente, SC Ventures starebbe valutando anche un fondo da $100 milioni destinato all’Africa, nonché il lancio del suo primo venture debt fund.
Resta da chiarire se questi due veicoli secondari includeranno investimenti diretti in crypto, ma è palese che l’interesse istituzionale sia in costante crescita, e da più punti di vista.
La portata istituzionale si fa globale
Non si contano più, del resto, le aperture da parte delle banche tradizionali verso il mondo crypto. Giusto per citare alcuni episodi, JPMorgan ha recentemente lanciato la piattaforma Kinexys, mentre Goldman Sachs, insieme a BNY Mellon, ha svelato un “tokenized money market fund”.
I grandi attori di Wall Street, in altre parole, non sembrano avere intenzione di restare ai margini della tokenizzazione.
Il coinvolgimento di investitori mediorientali conferma poi il ruolo sempre più rilevante della regione. Emirati Arabi Uniti hanno da poco istituito la Virtual Assets Regulatory Authority (VARA) a Dubai, mentre l’Arabia Saudita ha lanciato nuove normative che aprono spazio a progetti blockchain sperimentali.
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