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Standard Chartered è certa: ATH Bitcoin entro fine anno!
Di Davide Grammatica
Indipendentemente dal vincitore delle elezioni Usa, per Standard Chartered non ci sono ostacoli tra Bitcoin e il suo ATH a fine anno
Le previsioni di Standard Chartered
Tra le varie previsioni sul futuro di Bitcoin, di questi tempi in mezzo a tensioni macroeconomiche, politiche e geopolitiche, una delle più ottimistiche sembra essere quella di Standard Chartered.
Secondo Geoff Kendrick, analista del colosso finanziario, Bitcoin può ancora verosimilmente chiudere il 2024 al suo massimo storico, indipendentemente dal vincitore delle prossime elezioni americane, sia esso Donald Trump o Kamala Harris.
“Penso che il bitcoin chiuderà l’anno in rialzo, a nuovi massimi storici, indipendentemente da chi vincerà le elezioni negli Stati Uniti”, ha dichiarato Kendrick. L’unica variabile, semmai, è dove arriverà questo nuovo ATH: “Una vittoria di Trump che lo porterà a $125.000, mentre con Harris potrà arrivare a $ 75.000”.
Elezioni non più determinanti?
Non saranno tuttavia le elezioni ad essere il fattore più determinante in un ipotetico rialzo di BTC. A contare di più saranno una lunga serie di fattori, a partire dalle decisioni della Fed in materia di politica monetaria e la conseguente reazione dell’economia americana.
Aiuterà di certo, a prescindere dall’esito delle decisioni della Fed, un cambiamento in positivo dal punto di vista normativo, al quale contribuisce anche il passaggio del testimone da Biden alla Harris sul fronte dem. Così come una forte rilevanza la avranno gli ETF spot BTC, rispetto ai quali ci si aspetta un aumento dei volumi e degli inflow a partire da ottobre.
Come abbiamo già raccontato, ormai per il nuovo presidente Usa è un testa a testa, e anche la community crypto sembra lasciar trapelare un ribilanciamento dei consensi. Soprattutto dopo l’ultimo dibattito tra i candidati, le previsioni sono cambiate portando i potenziali presidenti alla pari nei sondaggi. Su Polymarket, per esempio, entrambi sono dati vincitori al 49%.
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