SWIFT punta sulla tokenizzazione insieme a Chainlink
Di Davide Grammatica
L’intermediario finanziario SWIFT ha mostrato i risultati degli esperimenti sul trasferimento di asset tokeniizati cross-chain, resi possibili dalla collaborazione con Chainlink
SWIFT e tokenizzazione
La cooperativa SWIFT (Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication), ovvero l’intermediario finanziario per transazioni internazionali utilizzato sostanzialmente da ogni banca al mondo, ha reso pubblici alcuni risultati in merito alle sperimentazioni effettuate sul trasferimento di asset tokenizzati.
L’obbiettivo del progetto è fornire un unico “punto di ingresso” per gli istituti finanziari interessati a questa tecnologia, offrendo al tempo stesso un’infrastruttura sicura. Proprio quest’ultima, secondo il comunicato ufficiale, può facilitare il trasferimento di asset tokenizzati su più blockchain pubbliche e private, favorendo parallelamente la crescita del loro stesso mercato.
La “tokenizzazione” in quanto tale è una procedura “agli inizi”, ma sempre più istituzioni stanno investendo in questa direzione. Non a caso, il 97% degli investitori istituzionali riterrebbe che questa tecnologia potrebbe rivoluzionare la gestione patrimoniale in termini di efficienza e costi.
Il ruolo di Chainlink
SWIFT, scommettendo in questo senso, vuole risolvere anche il problema principale di questa tecnologia, ovvero la molteplicità delle blockchain esistenti.
L’interoperabilità, requisito fondamentale, è stato l’obbiettivo degli esperimenti in questione, svolti in collaborazione con una dozzina di istituzioni finanziarie e la piattaforma Web3 Chainlink.
E si è riusciti, sempre secondo il comunicato, a dimostrarne la fattibilità, con un’infrastruttura sicura e che riduce in modo significativo le sfide operative necessarie affinché le istituzioni supportino lo sviluppo degli asset tokenizzati.
SWIFT risponde così alla sfida di garantire un’interoperabilità globale anche parallelamente all’emergere continuo di nuove tecnologie e piattaforme. Come potrebbero essere, tra l’altro, anche le CBDC.
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