Tasse Bitcoin: tutti contro aumento al 42%, ma…
Di Davide Grammatica
Il Parlamento discute gli emendamenti alla Manovra 2025 contro l’aumento della tassazione crypto e Bitcoin al 42%, ma non c’è traccia di incentivi al settore
Lo stop all’aumento dell’aliquota sulle plusvalenze
Tra i numerosi emendamenti alla Manovra 2025, presentati da opposizione e maggioranza, resistono e si posizionano in prima fila quelli relativi allo stop all’aumento dell’aliquota sulle plusvalenze derivate da attività crypto al 42%.
Come segnalato nei giorni scorsi, è lo stesso governo a scontrarsi con la proposta contenuta nel ddl di Bilancio, con diversi emendamenti in quota Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia.
Tre diversi deputati, Marcello Coppo, Roberto Pella e Giulio Centemero, hanno presentato delle alternative all’innalzamento dell’aliquota, che sostanzialmente aprono a due scenari principali:
- Ritorno dell’aliquota al 26%, ma con la rimozione della soglia dei €2.000
- Un compromesso che porta l’aliquota al 28%
Non si registra, quindi, un ritorno effettivo alla vecchia regolamentazione, a danno (più contenuto) degli investitori in generale o, nel caso della rimozione della soglia, degli investitori con più piccoli (che sono sempre la maggioranza).
Come spiega lo stesso Centemero, però, questo non sarebbe stato possibile in quanto, dalla maggioranza, non potevano essere presentati emendamenti abrogativi.
L’opposizione dovrebbe aver segnalato anche quelli abrogativi in toto: ritorno all’ aliquota del 26%. Noi della maggioranza per ovvie ragioni non possiamo segnalare gli abrogativi e allora avendo i colleghi Pella e Coppo presentato solo gli emendamenti con eliminazione della no…
— Giulio Centemero (@GiulioCentemero) November 20, 2024
L’intervento del PD
In questo senso, gli investitori non potranno sperare di meglio se non con un intervento delle opposizioni.
Come ha segnalato Criptovaluta.it, questo non sarebbe inverosimile. Il Partito Democratico, stando a quanto dichiarato dal senatore Antonio Misiani, sarebbe anch’esso schierato contro l’aumento dell’aliquota, nonché disposto a presentare un emendamento contro la manovra.
Allo stesso modo, il partito non avrebbe problemi a votare a favore di emendamenti promossi da altre forze politiche.
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