Tesla vende il 75% delle sue partecipazioni in Bitcoin
Di Davide Grammatica
Elon Musk ha portato Tesla a vendere i suoi Bitcoin a causa del lockdown verificatosi in Cina. La mossa, avvenuta nel Q2 del 2022, era quella di massimizzare il flusso di cassa dell’azienda
Bitcoin, Tesla e Cina
Durante l’ultima discussione di bilancio in Tesla, Elon Musk è intervenuto nel merito della vendita del 75% delle partecipazioni in Bitcoin dell’azienda, corrispondente a un valore di circa 936 milioni di dollari. Lo si legge anche nel rapporto sugli utili del secondo trimestre, e la mossa è stata giustificata dal ceo in quanto vista come copertura rispetto all’incertezza sollevata dal lockdown in Cina per il Covid.
“Dato lo stato di incertezza in cui era precipitata la Cina, era importante per noi massimizzare il nostro flusso di cassa”, ha dichiarato Elon Musk, “Tuttavia, questo non dovrebbe essere preso come un verdetto su Bitcoin”.
Sebbene la Cina avesse allentato le restrizioni relative alla pandemia Covid nelle principali città alla fine di maggio, un aumento dei casi a Pechino e in altre regioni chiave aveva spinto il governo a reimpostare le limitazioni poche settimane dopo. E all’inizio di questo mese, a Shanghai, ancora una volta sono stati reintrodotti i lockdown e i test di massa.
Questo è rilevante anche e soprattutto in termini economici, dato che la politica particolarmente invasiva “zero Covid” è messa continuamente alla prova, suscitando collateralmente anche delle ripercussioni negative sul mercato. Secondo Reuters, la seconda economia più grande del mondo avrebbe subito una forte contrazione nel secondo trimestre del 2022, sia per quanto riguarda la produzione industriale sia relativamente alla spesa dei consumatori.
Le prospettive di Elon Musk
Tesla ha inoltre spiegato come la conversione della maggior parte delle sue partecipazioni in Bitcoin sia stata fatta in valuta fiat, per un guadagno complessivo rispetto all’investimento iniziale di 106 milioni di dollari. Questi, a loro volta, sono stati girati nelle spese di ristrutturazione della struttura organizzativa, che vedrà (tra le altre cose) anche una riduzione mirata del personale.
La svendita, tuttavia, come ha sottolineato lo stesso Musk, non esclude che Tesla non possa aumentare le sue partecipazioni in Bitcoin in futuro. L’azienda avrà probabilmente sempre uno stretto legame col mondo crypto, data la community e l’influenza del ceo, e lo certifica ulteriormente, per esempio, il fatto che a differenza di Bitcoin l’azienda non abbia venduto nemmeno un token di Dogecoin. E questo, nonostante le crypto non siano al centro dell’interesse dell’azienda, che ad oggi è molto più focalizzata “sull’accelerazione dell’avvento dell’energia sostenibile”.