Trump e Dazi USA: Volatilità estrema per mercati e Bitcoin

Di Daniele Corno

Dazi del 10% per tutte le importazioni e tariffe reciproche su tutte le importazioni estere: Le parole di Trump fanno esplodere la volatilità

Tariffe reciproche per tutti i paesi

Il “Liberation Day” è arrivato e il Presidente Americano Donald Trump annuncia i famigerati nuovi dazi.

Nessuna tariffa universale ma tariffe reciproche per tutti i paesi con una base del 10%. Sulle parole di Trump i mercati reagiscono con volatilità da cardiopalma. In vigore anche da domani tariffe del 25% su tutte le auto e le componentistiche di matrice estera.

Bitcoin vola a $88.500 per correggere del -3.5% a $85.000. Esplodono a rialzo anche gli indici americani, prima di correggere alla conferma dei dati condivisi. Standard & Poor’s 500 e Nasdaq 100 manipolano i prezzi a rialzo per poi correggere rispettivamente a -3.5% e -5%. Vola anche l’Euro verso area $1.092, per poi perdere in pochi minuti il -1%.

L’annuncio supera le aspettative e saranno da attendere ulteriori reazioni da parte del mercato nelle prossime sessioni operative. Quel che è chiaro è che tutto ciò si traduce in un tiro alla fune, con potenziali ripercussioni sui valori dell’inflazione nel mercato USA. Inflazione in aumento e nessun taglio dei tassi di interesse nei prossimi FOMC?

Vediamo intanto quali sono le tariffe imposte dopo il tanto atteso intervento.

Numeri e Dati

Da una base minima del 10% a salire, Trump impone tariffe pari a circa il 50% delle tariffe imposte dagli altri paesi nei confronti degli USA.

Colpiti in maggior misura i paesi emergenti e i paesi asiatici. Le merci importate da Cina e Giappone saranno sottoposte a dazi del 34 e del 24%.

Anche l’Europa viene colpita da tariffe pari al 20%. La Svizzera soffre tariffe del 31% e paesi come Regno Unito, Singapore e El Salvador tra le minori, con la tassa minima del 10%.

Condividiamo di seguito le tabelle pubblicate con le nuove tariffe imposte.