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Tutti gli uomini del presidente: i pro-crypto di Trump

Di Gabriele Brambilla

Nomi caldi per le crypto al comando di alcune istituzioni chiave negli States: ecco tutti gli uomini del presidente Trump

Tutti gli uomini del presidente: i pro-crypto di Trump

I pro-crypto di Trump

Tutti gli uomini del presidente è un film del 1976, con interpreti Robert Redford e Dustin Hoffman, che racconta la storia dello scandalo del Watergate, responsabile delle dimissioni del presidente Richard Nixon.

In questo articolo non parleremo di dimissioni, gole profonde e informazioni riservate, ma il titolo di questo pilastro della storia del cinema casca a pennello. Donald Trump ha ormai completato l’assegnazione di svariate poltrone in diverse istituzioni economiche chiave. In contrasto con il recentissimo passato, la scelta del presidente è ricaduta su personalità pro-crypto, in linea con le politiche annunciate durante la campagna elettorale.

Scopriamo di più su questi nomi e vediamo dove sono stati collocati; il quadro che ne esce è parecchio interessante e conferma un futuro crypto a stelle e strisce.

Paul Atkins alla SEC

Il nome che ha alzato più entusiasmo riguarda la poltrona di chairman della Securities and Exchange Commission. Chiuso il capitolo Gary Gensler, ne apriremo uno ben differente con l’arrivo di Paul Atkins, già al comando di questa istituzione durante la presidenza di George W. Bush.

Atkins si è distinto per essere un sostenitore dei crypto-asset e dell’innovazione in generale. Egli ha criticato più volte la condotta della SEC, palesemente contraria alle criptovalute e invischiata in svariate battaglie legali, prima fra tutte quella con Ripple.

Dal 2017, Paul Atkins ha ricoperto la figura di co-chair per Token Alliance, un gruppo di crypto lobbisti che ha come obiettivo quello di dar vita a una regolamentazione trasparente in materia, favorevole all’adozione di massa.

Ma non sono solo le i crypto-addetti a gioire. Atkins è infatti una figura che supporta e promuove meno regole e impedimenti per i mercati, l’esatto opposto rispetto all’approccio invasivo di Gary Gensler. A Wall Street amano avere più libertà d’azione e una figura come Atkins è esattamente ciò che serve.

Per adesso, la carica non è ancora nelle mani di Paul Atkins. La nomina c’è, ma bisogna avere pazienza: la procedura per chiudere la pratica è lunga e richiede diverse udienze al Congresso. Nulla di strano: Gensler aspettò tre mesi e Clayton ben quattro.

Brian Quintenz alla CFTC

Seconda volta al comando anche per Brian Quintenz, già commissioner della CFTC durante la prima presidenza Trump. La notizia della nomina 2.0 è giunta proprio in questi giorni e nel complesso ben accolta.

La CFTC, Commodity Futures Trading Commission, ha un ruolo chiave nel disciplinare e proteggere il mercato dei futures e delle opzioni. Si tratta di una delle istituzioni più importanti per quanto riguarda la finanza americana (e quindi mondiale).

Negli ultimi anni, Quintenz ha lavorato con a16z crypto, compagnia VC che conosciamo molto bene. Inoltre, egli è stato consulente per Crypto.com e collaboratore per l’exchange Kalshi.

Dopo la nomina, Brian Quintenz ha espresso entusiasmo e specificato che “l’agenzia è ben posizionata per assicurare che gli Stati Uniti saranno i leader mondiali nella tecnologia blockchain e nell’innovazione”.

Quintenz, entusiasta crypto che ha anche investito nel Grayscale Bitcoin Trust (e quindi su bitcoin), dovrà comunque attendere prima di potersi mettere all’opera. La macchina è comunque in moto.

Jonathan Gould all'Office of the Comptroller of the Currency

Trump ha nominato un’altra personalità interessante, stavolta per l’Office of the Comptroller of the Currency, l’entità che vigila sulle banche nazionali.

Stiamo parlando di Jonathan Gould, già all’OCC fino al 2021 e coinvolto in ambito crypto avendo lavorato come chief legal officer per Bitfury, una compagnia che si occupa di infrastrutture blockchain. Durante questa esperienza, Gould ha operato sotto il CEO Brian Brooks, presente anch’egli nell’Office of the Comptroller of the Currency durante la prima presidenza Trump. Si pensa quindi che Gould possa riprendere il percorso lasciato in sospeso, avvicinando il mondo bancario a quello crypto.

Secondo alcuni pareri, Gould potrebbe giocare un ruolo importante nella specializzazione di alcuni istituti verso gli asset digitali; inoltre, ci si aspetta una presenza maggiore delle stablecoin nel settore bancario.

Jonathan McKernan al Consumer Financial Protection Bureau

Un altro nome caldo è quello di Jonathan McKernan, scelto per il ruolo di direttore del Consumer Financial Protection Bureau (CFPB), responsabile della protezione dei consumatori nel settore finanziario.

Al momento, la carica di numero 1 del CFPB è ricoperta ad interim da Russ Vought, personalità che ha suscitato non poche proteste tra le fila democratiche. Tuttavia, il nome definitivo sarà McKernan, repubblicano e membro della Federal Deposit Insurance Corporation.

Nel background di McKernan spicca il fatto di aver fatto parte dello staff di Pat Toomey, senatore repubblicano che provò a regolamentare le stablecoin negli Stati Uniti.

Il trittico SEC, CFTC e CFPB è servito e promette grandi novità lato crypto.

Altre considerazioni

Contrariamente a diverse scelte discutibili compiute per il proprio staff, Donald Trump ha seguito una via più convincente per quanto riguarda le agenzie appena menzionate, optando per figure esperte nei rispettivi campi.

Nel complesso, l’accoglienza positiva spiana la strada per i lavori da portare avanti nei prossimi anni. Che cosa sarà fatto nello specifico non possiamo saperlo, ma immaginiamo che gli Stati Uniti lavoreranno su una normativa stile MiCA, probabilmente più libera e votata all’innovazione.

Con queste nomine si chiude la lunga campagna dei cambi al vertice che pressoché qualsiasi presidente deve fare all’insediamento.


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