L’Ucraina annuncia un airdrop a favore dei donatori
Di Davide Grammatica
Dal suo account Twitter ufficiale, l’Ucraina ha affermato che sarà organizzato un airdrop a favore di chiunque abbia donato al paese attraverso i suoi indirizzi crypto ufficiali
La raccolta fondi e l’airdrop
Come già scritto nei giorni scorsi, l’Ucraina ha approfittato del canale crypto per convogliare le donazioni provenienti da tutto il mondo in fondi a sostegno della popolazione.
A partire dal 26 febbraio, data dell’inizio del conflitto bellico, l’Ucraina ha iniziato ad accettare criptovalute come mezzo di donazione, raccogliendo più di 36 milioni di dollari tra Bitcoin, Ethereum, Tether e, per ultimo, Polkadot.
Ora, dall’account Twitter ufficiale del Paese si viene a sapere di come sia stato organizzato un airdrop a favore di tutti i donatori. Non è chiaro in cosa possa consistere nei dettagli, ma si possono fare delle previsioni.
Trattandosi di un airdrop, potrebbe essere coinvolto un nuovo progetto crypto, con l’invio in massa di un nuovo relativo token. E alcuni già preannunciano la nascita di una nuova ipotetica coin (UKR), una sorta di criptovaluta di stato.
Altri ancora, invece, legano la questione a un altro annuncio relativo alla ricompensa di 48mila dollari a qualunque soldato russo disertasse a favore della causa ucraina. Ma nulla vieta che questi fondi possano essere dedicati a tutt’altra attività.
La verità è che servirebbero ulteriori dettagli che, ad ora, nessuno sembra avere, e si dovranno attendere delucidazioni dai profili ufficiali di stato o dal vice ministro Mykhailo Fedorov, che fino ad ora si è occupato della questione.
Nel tweet si comunica che uno snapshot verrà effettuato alle 20:00 (ora italiana) del 3 marzo, ma non si hanno informazioni sulla ricompensa, che potrebbe essere in forma di token, ma anche NFT o altro ancora.
Contesto e prospettive
Dinamiche simili a quella ucraina si sono già svolte in passato, anche se in contesti differenti. El Salvador, per esempio, distribuì Bitcoin per un valore di 30 dollari a tutti i cittadini, ma il caso di questi giorni sarebbe il primo in cui una nazione effettua un airdrop a seguito di una donazione in criptovalute.
Visto da un altra prospettiva, inoltre, il contesto ucraino, come effetto collaterale, sta creando sempre più consapevolezza sul tema crypto e la sua versatilità. E proprio le criptovalute stanno svolgendo un ruolo da protagonista in tutta la campagna mediatica ucraina. Tanto che, a seguito dell’annuncio dell’airdrop, la cifra raccolta in donazioni ha superato i 40 milioni di dollari.
Dall’altra parte, tuttavia, sono proprio queste dinamiche che scatenano il dibattito intorno alla regolamentazione crypto, tanto che sono già tante le discussioni intorno ai limiti e gli ambiti di applicazione di questo asset.
La Russia stessa, come abbiamo scritto, potrebbe sfruttare questo canale per eludere l’esclusione dal sistema bancario Swift, e l’Unione europea, così come gli Usa, si stanno muovendo a suon di annunci quotidiani affinché questo non accada.