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USA: ok per la vendita di $6.5 miliardi in Bitcoin di Silk Road
Di Daniele Corno
Il DOJ autorizza gli USA alla vendita di Bitcoin sequestrati per un valore di $6,5 miliardi: una decisione controversa prima dell'arrivo di Trump
I Bitcoin di Silk Road possono essere venduti
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ) ha ottenuto il via libera per vendere 69.370 Bitcoin sequestrati in relazione al mercato darknet Silk Road, un valore stimato di $6,5 miliardi.
La notizia arriva tramite un post su X di DB, che comunica l’ok da parte del tribunale della California, arrivato il 30 dicembre.
The US Govt has been given the greenlight to liquidate 69,000 BTC ($6.5B) from Silk Road, an official confirmed to DB News today
Interesting situation less than 2 weeks away from the new admin who vowed to not sell https://t.co/HqD1KnhJK3 pic.twitter.com/xn8ATSEL7H
— db (@tier10k) January 9, 2025
La decisione segna la fine di una lunga battaglia legale sulla proprietà dei fondi. La vendita è motivata dalla volatilità del mercato, con il DOJ che punta a liquidare rapidamente i fondi per prevenire perdite.
Attualmente tuttavia, sui wallet governativi non sono ancora risultati movimenti relativi ai Bitcoin in questione. È possibile osservare, tramite la dashboard di Arkham, eventuali movimenti futuri per seguire la vicenda.
Battle Born Investments aveva cercato di bloccare la vendita attraverso un’azione legale, ma il tentativo è fallito. Il gruppo ha accusato il DOJ di “inganno procedurale” nel gestire il caso, ma un giudice federale ha respinto le loro richieste il 30 dicembre, permettendo al governo di procedere con la liquidazione.
Scelta ponderata o decisione politica?
L’approvazione della vendita dei Bitcoin da parte del DOJ rappresenta anche un cambio di rotta rispetto alle dichiarazioni dell’ex presidente Donald Trump.
Durante il suo mandato, Trump aveva dichiarato che gli Stati Uniti non avrebbero venduto alcun Bitcoin sequestrato, vedendo in esso una riserva strategica. La vendita è dunque percepita da molti come una sorta di “sgambetto” all’ex presidente.
La notizia arriva in un momento di debolezza per Bitcoin, con un prezzo tornato ai livelli del 31 dicembre in area $93.000, in perdita del 10% negli ultimi 3 giorni.
Il servizio Marshals degli Stati Uniti si occuperà della liquidazione, che sarà tra le più grandi nella storia delle criptovalute sequestrate.
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