USDD e i tentativi per recuperare il depeg
Di Davide Grammatica
La stablecoin USDD ha perso il suo ancoraggio al dollaro lo scorso 13 giugno. Non ha ancora recuperato il peg, ma può godere di riserve che la coprono per il 326%.
La vicenda
La stablecoin USDD, dopo aver perso il suo ancoraggio al dollaro lo scorso 13 giugno, non è ancora riuscita a recuperare il peg. Secondo il fondatore Justin Sun, la stablecoin avrebbe perso la sua stabilità a causa del numero elevato di venditori allo scoperto. Questi avrebbero preso di mira proprio il token nativo della rete Tron (TRX), e più nello specifico dall’exchange Binance, forse vedendo nell’asset una dinamica simile a quella che interessò TerraUSD (UST).
Nelle ultime ore, in questo senso, la Tron DAO Reserve ha annunciato di aver acquistato 10 milioni di USDD, nel tentativo di “salvaguardare l’industria blockchain e il mercato delle criptovalute in generale”.
USDD ha toccato il minimo storico di 0,9255 dollari il 19 giugno, prima di risalire verso i 96 centesimi in queste ore. In ogni caso, ancora a diversi centesimi dal valore per il quale dovrebbe essere scambiata.
Sempre secondo Justin Sun, tuttavia, non sarebbe corretto parlare esplicitamente di “depeg”, in quanto USDD sarebbe “una stablecoin decentralizzata che dipende da un meccanismo on-chain e da asset collateralizzati, differendo da stablecoin centralizzate come USDC”.
USDD
La stablecoin è stata lanciata alla sua nascita in una variante puramente “algoritmica”, subendo successivamente una modifica del modello operativo a causa di tutta la vicenda che ha interessato il crollo dell’ecosistema Terra.
Per questo motivo, ora USDD adotta un modello ibrido, in cui è supportata da garanzie che includono riserve di Bitcoin, TRX, USDT e USDC. E in una quantità non indifferente, visto che il rapporto di copertura risulta essere del 326%, con 2,3 miliardi di dollari come collaterale a fronte di un’emissione totale di USDD di poco superiore ai 723 milioni di dollari.
Da un altro punto di vista, una tutela di non poco conto proprio contro i venditori allo scoperto, e in ogni caso caratteristica distintiva per un asset nell’orbita di Tron, la terza blockchain più grande per TVL (total value blocked).
E nonostante il recente mercato al ribasso, con un TVL passato da 6,29 miliardi di dollari a inizio giugno, ai 4 miliardi di oggi, la Tron DAO Reserve ha comunque espresso ottimismo per il futuro, fiduciosa del valore delle nuove applicazioni crypto.