Visa continua a sperimentare soluzioni su Ethereum
Di Davide Grammatica
Visa ha recentemente pubblicato un report sui suoi risultati degli sviluppi delle soluzioni su Ethereum e con lo standard ERC-4337
Visa punta su Ethereum
Lo standard ERC-4337 (Account Abstraction) ha permesso a Ethereum di sviluppare wallet “programmabili”, che quindi non devono essere autenticati tramite chiavi private. Al loro posto: dati biometrici o altri dispositivi per autorizzare le transazioni.
Senza entrare troppo nello specifico, questi wallet ERC-4337 inviano una transazione chiamata UserOperations (UO), riconducibile all’azione degli “externally owned accounts” (EOAs) tradizionale.
Oltre a questi, esistono contratti “paymaster” opzionali, che vengono richiamati prima dell’esecuzione di una transazione. A loro volta, i “paymaster” possono “sponsorizzare” o pagare le gas fee per conto dell’utente, aprendo nuove possibilità per gli sviluppatori di dApp.
Visa ha quindi messo insieme due esperimenti per mostrare i potenziali casi d’uso di questo nuovo “paymaster”. Il primo vuole sfruttarlo per facilitare l’uso dei token ERC20 pagando le fee. Il secondo per coprire le commissioni per ogni transazione.
Gli esperimenti di Visa e l'adozione crypto
In questo senso, Visa ha implementato i contratti “paymaster” consentendo agli utenti di evitare di pagare le commissioni di transazione se un ente terzo, come un elaboratore di pagamenti digitali, fosse disposto a coprirle.
Si propone quindi di ridurre l’attrito nelle transazioni (in questo scenario gratuite), promuovendo al contempo l’adozione massiccia del protocollo ed eliminando una forte barriera di ingresso.
Il secondo esperimento, invece, si concentra sull’uso di stablecoin e altri token per coprire le fee. In questo caso, il processore del pagamento ha il carico della commissione in ETH, ma riceve un cambio dell’equivalente in un’altra crypto, come Tether (USDT) o USD Coin (USDC).
Nella pratica, un utente che avesse solo USDC e volesse pagare un commerciante per un prodotto, non avrebbe più bisogno di portare con sé il token della chain nativa.
Nel complesso, non sembra per nulla di poco conto che una delle più grandi realtà nel mondo dei pagamenti stia esaminando e sperimentando nuove funzionalità di Ethereum. E se le previsioni di Visa fossero corrette, l’Account Abstraction potrebbe aprire a un mondo nuovo rispetto alle interazioni con ETH.
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