Polygon e Bitcoin prenotano i posti a Davos 2023
Di Davide Grammatica
Polygon ha annunciato la sua presenza al World Economic Forum di Davos, luogo di incontro per i piani alti della politica e dell’economia internazionale, e sempre più per i protocolli crypto
Davos 2023: i temi in ballo
Il World Economic Forum è l’incontro annuale per esponenti dell’élite globale, ovvero industriali, politici ed economisti. Il luogo ideale, insomma, per azzardare delle previsioni sugli anni a venire, e organizzare le nuove strategie.
Dall’anno scorso molte cose sono cambiate, ma i temi rimangono più o meno gli stessi. A cominciare dal cuore della conferenza, ovvero il destino dell’economia europea, che sulla scia dell’invasione russa all’Ucraina è stata costantemente sull’orlo della recessione.
Sebbene il tasso di crescita della regione abbia subito un duro colpo e l’inflazione sia aumentata, l’Ue è finora sfuggita alla recessione. Secondo un certo numero di analisti, quest’anno il PIL nella zona euro diminuirà al massimo dello 0,1%.
Goldman Sachs, invece, ha migliorato le sue prospettive sulla regione, affermando di non prevedere affatto una recessione per l’area dell’euro. “Continuiamo a ritenere che la crescita dell’area euro sarà debole durante i mesi invernali a causa della crisi energetica, ma non cerchiamo più una recessione tecnica”, hanno affermato gli analisti di Goldman, in una nota. “Ciò riflette uno slancio di crescita più resiliente della fine dello scorso anno, con prezzi del gas naturale nettamente inferiori e una riapertura anticipata della Cina”.
Le crypto a Davos
Il mondo crypto, in questo contesto, fa la sua parte. E sempre sotto i riflettori. Fa effetto in questo senso ricordare le parole di Brett Harrison, ex presidente di FTX US, che lo scorso anno, a Davos 2022, affermava come la società fosse in una “posizione molto buona” per quanto riguarda il capitale, tanto da star esaminando nuove acquisizioni. Le cose non sono andate come si sperava, evidentemente, e ora l’ex ceo Sam Bankman-Fried è accusato di frode telematica e riciclaggio di denaro.
Tuttavia non è cambiata l’attenzione nei confronti di Bitcoin, e da questo punto di vista le cose sembrano andate di lusso. Lo scorso anno, per esempio il fondatore di BCG Digital Ventures, Jeff Schumacher, dichiarava che il prezzo di BTC poteva con ogni probabilità scendere a zero nel corso del 2022. Al contrario, Bitcoin, che pure ha subito un anno al ribasso, nel 2022 ha mantenuto livelli ben al di sopra di quelli visti nel 2019.
Nascono quindi (forse) da questo cauto ottimismo per il 2023 le dichiarazioni di Polygon, intenzionata a ritagliarsi uno spazio importante in questo palcoscenico internazionale per promuovere il Web3 e tutte quelle integrazioni della blockchain essenziali per l’innovazione.
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