BCE: le novità sui tassi d'interesse
Di Gabriele Brambilla
Si chiude l'uno-due di Federal Reserve e Banca Centrale Europea: ecco le novità dalla riunione BCE sui tassi d'interesse nel nostro continente
Aggiornamenti dalla BCE
Non c’è un momento di pausa in queste ore: dopo il meeting FOMC di ieri, che ha confermato le previsioni (aumento di 25 punti base dei tassi d’interesse), oggi è toccato alla Banca Centrale Europea.
Come ben sappiamo, anche l’Europa sta convivendo con un’elevata inflazione. Nel mese di gennaio, il dato ha toccato l’8,5%, in calo rispetto al 10,6% di ottobre 2022.
Tuttavia, il miglioramento è imputabile alla diminuzione dei prezzi dell’energia; l’inflazione di fondo sta continuando a crescere.
Eccoci quindi arrivare alla riunione odierna della BCE, appena conclusasi. Mercato ed esperti si aspettavano un aumento di 50 punti base: previsione confermata.
La Banca Centrale Europea continua a calcare la via delle politiche monetarie restrittive, portando i tassi d’interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale dal 2,5 al 3%.
L’intervento è sostenuto dalla buona salute del mercato del lavoro, nonché dalle incoraggianti notizie sul fronte energetico (stoccaggi di gas in aumento e prezzo della materia prima in diminuzione). Considerando questi aspetti, alcuni esperti sostengono che l’arrivo della recessione possa essere escluso nel 2023; secondo noi, è prematuro prendere posizioni.
Dopo la comunicazione riguardo l’aggiornamento dei tassi d’interesse, il Presidente della BCE Christine Lagarde ha tenuto la consueta conferenza stampa, fornendo ulteriori informazioni e spunti per il futuro.
Lagarde ha riassunto lo stato attuale, sostenendo che al momento è fuori discussione tornare sui propri passi. La BCE continuerà ad applicare politiche monetarie restrittive per ridurre l’inflazione e riportarla ai livelli desiderati (2% nel medio termine).
Contemporaneamente, verranno monitorati i principali dati macroeconomici, come ad esempio l’occupazione, per evitare di ottenere effetti collaterali sproporzionati.
Lagarde ha infine espresso la volontà della Banca Centrale di aumentare gli interessi di altri 50 punti a marzo; in seguito, tutto dipenderà dalla situazione.
Bitcoin reagisce bene, così come tutte le principali criptovalute (e non solo). In verità, il “trionfo verde” su CoinMarketCap era in corso già prima del meeting della BCE.
Verso l’alto anche le borse europee, con Milano in buona forma capeggiata da TIM, Amplifon e Ferrari.
Bene anche Londra nonostante la Bank of England abbia anch’essa annunciato un incremento di 50 pb. I tassi d’interesse britannici tornano ai massimi dal 2008.
I tassi d'interesse europei
A marzo si terrà una nuova riunione della Banca Centrale Europea, su cui gli addetti ai lavori hanno un punto di vista quasi unanime: saranno aggiunti ulteriori 50 pb, come anticipato dalla Presidente Lagarde.
Dopodiché, le opinioni variano: alcuni ritengono che a maggio vi sarà un incremento dei tassi di 25 punti; altri (la minoranza) guardano ancora a 50.
Il punto di vista comune è però questo: le politiche restrittive saranno necessarie ancora a lungo. Dopo qualche ulteriore intervento, i tassi potrebbero restare tali fino a metà 2024, per poi diminuire gradualmente e raggiungere la neutralità nel 2025.
Oggi non siamo in grado di sapere quali saranno gli sviluppi. Di certo abbiamo solo la crescita dei tassi d’interesse sul nostro grafico di TradingView.
La BCE ha operato con una certa aggressività, pur non arrivando ai livelli dei colleghi americani della Federal Reserve.
Prossime date calde:
- 16 marzo: nuovo meeting BCE.
- 21 e 22 marzo: FOMC della FED.
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