FOMC: la decisione della Federal Reserve
Di Gabriele Brambilla
La due giorni delle istituzioni si apre con il FOMC della Federal Reserve: scopriamo quali saranno gli interventi sui tassi d'interesse
Notizie dalla Federal Reserve
Il primo meeting FOMC del 2023 si è appena concluso. L’appuntamento era particolarmente atteso: le decisioni della FED comportano infatti delle notevoli ripercussioni sui mercati di tutto il mondo, compresi quelli crypto.
Le previsioni davano praticamente per certo un incremento limitato a soli 25 punti base. La Federal Reserve ha confermato questo pronostico: i tassi d’interesse americani passeranno dall’attuale 4,5 al 4,75%.
L’aumento contenuto è attribuibile alla buona risposta del tasso d’inflazione; le politiche restrittive intraprese stanno dando i frutti desiderati.
Tuttavia, guai ad abbassare la guardia, perché basta davvero poco per tornare agli elevati valori inflattivi della scorsa estate. Infatti, in un comunicato, la FED ha sostenuto che saranno evitati pericolosi dietrofront ma, al tempo stesso, verranno prese in considerazione le potenziali ripercussioni del cumulativo delle politiche restrittive.
In poche parole: si cercherà di trovare una quadra che non penalizzi eccessivamente l’economia e l’occupazione, scongiurando però scintille che ravvivino l’inflazione.
Dopo l’annuncio dell’incremento di 25 punti base, si è tenuta la consueta conferenza stampa di Jerome Powell, l’uomo a capo della Federal Reserve. Egli ha sostenuto che:
- Le politiche restrittive dovranno proseguire ancora per un certo periodo.
- L’inflazione resta elevata e deve essere portata a livelli più miti. Sono necessarie prove più concrete per confermare che il dato sia effettivamente in miglioramento, come il trend sembra suggerire.
- Il mercato del lavoro regge, mentre quello immobiliare è in deterioramento.
- Occorreranno probabilmente un altro paio di interventi per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Powell ha quindi lasciato aperta la porta ad altri aumenti nei prossimi mesi. Possiamo però immaginare che non saranno di portata elevata (0,25 punti base ciascuno?), il che è una piccola vittoria.
A ora, Bitcoin e le criptovalute reagiscono in modo leggermente positivo. Dollaro americano in ribasso.
In attesa del FOMC, le borse europee hanno chiuso una sessione piuttosto piatta, contraddistinta da piccole variazioni in positivo o negativo. Da segnalare il +0,39% registrato da Piazza Affari, a conferma dell’ottimo momento di forma (+12,2% nel mese di gennaio).
Negli Stati Uniti, giornata leggermente negativa in attesa del meeting. Al momento della scrittura, indici in ripresa.
Photo credits: Wikimedia Commons
L'andamento dei tassi nel tempo
L’incremento di 0,25 punti base segue quello di 50 pb messo in atto a dicembre 2022.
Seppur ci troviamo in una situazione in cui i tassi d’interesse continuano a crescere, il trend è meno incisivo rispetto ai mesi precedenti, dove erano stati messi in atto i seguenti interventi:
- 50 punti a maggio.
- 75 punti a giugno, luglio, settembre e novembre.
In meno di un anno, i tassi d’interesse USA sono passati dallo 0,25 al 4,75% attuale, segno dell’aggressività messa in atto dalla FED per sconfiggere un’inflazione arrivata a oltre il 9% (attualmente si attesta intorno al 6,5%).
L’obiettivo dichiarato è di riportare il valore intorno al 2%; a nostro avviso, un’aspettativa al momento un po’ utopistica.
Per completezza, ecco il grafico di TradingView che mostra l’andamento dei tassi d’interesse americani. Possiamo notare immediatamente come il 2022 sia stato caratterizzato da una crescita enorme nel tentativo di porre rimedio alla galoppante inflazione.
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