Binance US risponde in tribunale alle accuse della SEC
Di Davide Grammatica
Binance US si è difeso in tribunale dalle accuse della SEC, chiedendo al tempo stesso di respingere la richiesta di congelamento dei fondi dell’exchange
Binance risponde alla SEC
Binance US ha affermato, in una nuova dichiarazione depositata in un tribunale federale Usa, di aver fatto “sforzi significativi” per collaborare, dal lontano dicembre 2020, con la Securities and Exchange Commission, la quale tuttavia ha ritenuto “poco rassicuranti” le risposte dell’exchange.
La questione è quindi arrivata sui tavoli dei tribunali, con Binance US che si trova ora a respingere le affermazioni della SEC secondo le quali la società madre avrebbe indirizzato oltre 12 miliardi di dollari in asset dei clienti in conti controllati direttamente dal ceo Changpeng Zhao.
Come prima richiesta, Binance US si è posta contro la domanda di un ordine restrittivo temporaneo nei confronti della società, e ha negato di aver “mescolato” i beni dei clienti con fondi controllati dall’azienda. Zhao possederebbe sì un conto BAM Trading (società madre) da intermediario a Binance, ma il ceo non ne avrebbe il controllo.
La corsa ai ripari di Binance
La risposta alla SEC vuole quindi in primo luogo evitare lo scenario peggiore, ovvero l’ordine restrittivo che congelerebbe di fatto i beni della filiale americana se non per eventuali prelievi.
Una soluzione che, a detta degli avvocati di Binance, non sarebbe necessaria e, anzi, sarebbe “irragionevole e illogica”, in quanto gli imputati hanno già accettato di non effettuare trasferimenti dai conti indicati.
Inoltre, non ci sarebbe alcuna base per cui richiedere un congelamento “totale”, peraltro disastroso per la società in primo luogo. “Le operazioni si fermerebbero rapidamente, senza la possibilità di pagare dipendenti, venditori, fornitori e professionisti o di mantenere la piattaforma di trading”, hanno sottolineato gli avvocati. ”Con il congelamento di tutti i beni aziendali, molto probabilmente i partner bancari smetterebbero poi di onorare le richieste di trasferimento di fondi per qualsiasi scopo, compresi i rimborsi dei clienti”.
A fronte della disputa, indiscrezioni di alcune testate fanno però già sapere come alcuni partner bancari siano già propensi a ritirare i propri asset dall’exchange, bloccando quinti l’attività finché non si sarà pronunciato un tribunale sulla questione.
Una prima udienza avrà luogo nelle prossime ore, davanti al giudice Amy Berman Jackson, presso il tribunale federale di Washington.
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"Con il congelamento di tutti i beni aziendali, i partner bancari smetterebbero poi di onorare le richieste di trasferimento di fondi, compresi i rimborsi"