Bitcoin: a 15 anni dal whitepaper, a che punto siamo?
Di Davide Grammatica
Il 31 ottobre 2008 Satoshi Nakamoto pubblicava il whitepaper di Bitcoin, l’inizio di un progetto oggi protagonista nelle trame del mondo
15 anni di Bitcoin
A quindici anni dalla pubblicazione del whitepaper di Bitcoin da parte del fondatore Satoshi Nakamoto, l’adozione è ancora una forza motrice che non sembra aver perso brillantezza.
Non sono pochi a ricordare come tutto è iniziato, ma sono forse di più quelli che invece vorrebbero un veloce recap. Dopotutto, anche a questo servono gli anniversari.
Il 31 ottobre 2008 Satoshi caricò il celebre whitepaper in una mailing list evidenziando tutte le caratteristiche ancora oggi fondamentali di una rete decentralizzata, ovvero una sistema peer-to-peer senza il bisogno di terze parti per funzionare. In più, anche il metodo di estrazione delle coin, delineando il meccanismo proof-of-work (PoW), e l’eventuale risoluzione di problemi rappresentati da scenari come il double-spending.
In sostanza, un qualcosa che in molti avevano solo potuto immaginare in passato e finalmente verosimile nella sua fattualità, come poi dimostrò l’estrazione del primo blocco “genesis” a gennaio 2009.
Ma soprattutto il whitepaper è stato anche un simbolo calato in un contesto storico fortemente caratterizzato dalla crisi finanziaria affrontata in quei mesi.
Una via alternativa, una possibilità di fuga o un vero e proprio cambio di prospettiva dal punto di vista monetario, per poter affrontare in futuro uno scenario del genere con la soluzione già tra le mani.
E per certi versi Bitcoin non sembra aver mancato di molto dalle sue promesse, pur con tutte le problematiche emerse in questi anni. Di fatto, BTC è oggi una forte contrapposizione alla dipendenza dei consumatori dalle istituzioni finanziarie tradizionali, e continua a fornire una via per transazioni senza la necessità di intermediazioni.
E se, sopratutto negli ultimi tempi, la distanza dalle istituzioni sembra essersi ridotta per volere della tradFi stessa, bisognerebbe comunque renderne merito a Satoshi e alla sua “invenzione” ora tanto bramata anche da realtà come BlackRock.
Report di compleanno di Bitcoin
In coincidenza a questo importante anniversario, alcuni dati potrebbero descrivere lo stato dell’arte del protocollo, nonché le possibili prospettive nel medio-lungo termine.
Tanto per cominciare, la dominance di BTC è ai massimi degli ultimi 30 mesi, a sottolineare l’importanza fondamentale della prima crypto nell’industria, e registrando un +106% in 18 mesi, per un rally spinto dalla domanda istituzionale.
Proprio l’attesa dell’ETF spot BTC veicola lo slancio rialzista dell’asset, ma non manca anche l’attenzione degli investitori verso asset storicamente non correlati come Bitcoin e oro, a sfavore di titoli di stato e obbligazioni.
Secondo CoinShares, in questi giorni è stato registrato anche un massimo di 18 mesi per l’afflusso di capitale settimanale nelle crypto, pari a 326 milioni di dollari, e l’open interest nei contratti futures Bitcoin è pari a 30,5 miliardi di dollari, il livello più alto degli ultimi 12 mesi.
In più, c’è da spettare anche il prossimo halving, con le emissioni di BTC destinate a dimezzarsi intorno ad aprile del prossimo anno.
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