Bitcoin: gli Ordinals nella prossima asta NFT di Sotheby's
Di Davide Grammatica
Parallelamente alle rinnovate polemiche intorno agli Ordinals, gli “artefatti digitali” saranno protagonisti di una nuova asta di Sotheby's
Gli Ordinals all’asta
La casa d’aste Sotheby’s ha annunciato “BitcoinShrooms: An Ordinals Auction”, la nuova vendita a gara del settore dell’arte digitale che vedrà protagonisti gli Ordinals Bitcoin, ovvero gli “artefatti digitali” che tanto stanno facendo discutere la community.
La collezione, opera dell’artista digitale Shroomtoshi, si ispira al progresso tecnologico di Bitcoin stesso con una forma artistica “pixelata”, e vuole servire anche a scopo didattico istruendo sui fondamentali di BTC.
“La collezione BitcoinShrooms è un riassunto ‘pixelato’ dei primi 13 anni di Bitcoin, un omaggio allo stile artistico a 8 bit con una leggera nostalgia per gli anni ’90”, ha dichiarato Shroomtoshi, in un’intervista. “È uno strumento per aumentare la consapevolezza sui principi fondamentali di BTC, ma anche un modo ironico per sfogarsi su quelli che considero i suoi fastidiosi elementi pop e le sue aberrazioni”.
Il nuovo dibattito dentro Bitcoin
Curioso, da questo punto di vista, che proprio gli Ordinals stiano mettendo in discussione questi principi. O almeno, questo è quello che pensa una parte della community, a partire dagli sviluppatori, che accusano questi nuovi “artefatti digitali” di intasare la rete compromettendo lo scopo dell’infrastruttura.
Come sappiamo, infatti, gli Ordinals sono distinti dai comuni NFT, in quanto consistono in una forma di “serializzazione” dei singoli satoshi tramite file di diverso genere, rinominati “inscriptions”, che consentono a loro volta di ottenerne la proprietà senza l’ausilio di uno smart contract.
La pratica è però osteggiata da molti sviluppatori, come Luke Dashjr, che mettono in guardia sull’efficienza della rete compromessa dalla scarsità di spazio derivata sui blocchi.
Al contrario, i miner, per esempio, non sembrano dispiacersi più di tanto, in quanto gli Ordinals stanno contribuendo sensibilmente ad alzare le commissioni di rete e quindi aumentare le rendite del mining.
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