Bitcoin: l’halving e la sfida deflazionistica di BTC
Di Davide Grammatica
L’halving può segnare una svolta definitiva per Bitcoin, già ora strumento da sfruttare contro inflazione e svalutazione degli asset. Cosa cambierà?
Conto alla rovescia per l’halving
Bitcoin si è ritagliato, nell’orizzonte degli asset tradizionali, uno spazio in cui poter crescere nonostante un’inflazione costante e scenari macroeconomici sempre in bilico.
Ciò deriva in primo luogo dalla sua “scarsità” intrinseca, che grazie anche all’halving consente a BTC di diventare anche uno strumento di “risparmio” nel lungo termine in sostituzione di molti asset tradizionali quali l’oro.
Dell’evento in arrivo in questi giorni ne abbiamo parlato già molto e in maniera approfondita. Il “dimezzamento” ridurrà le ricompense dei blocchi per i miner da 6,25 BTC a 3,125 BTC, e ci si aspetta che questa dinamica spinga di nuovo l’azione del prezzo al rialzo come nei cicli passati.
Tutta la faccenda però assume un carattere molto più rilevante se paragonata a ciò che contraddistingue i mercati del giorno d’oggi.
Joe Burnett, ricercatore di Unchained, per esempio, ha sottolineato in un recente report come l’ambiente economico moderno sia una “trappola dell’innovazione”, in cui la svalutazione degli asset coinvolge ogni tipo di progresso tecnologico con la sola eccezione di Bitcoin.
“In un mondo di abbondanza, iperproduttività e mercati altamente competitivi, immagazzinare una ricchezza significativa al di fuori di Bitcoin sarà sempre più difficile”, ha dichiarato Burnett.
BTC sempre più riserva di valore
La svalutazione degli asset in questione riguarda in primo luogo valute fiat, azioni e immobili. Il dollaro, i buoni del Tesoro, ma anche oro e l’argento, nonostante una reputazione storica di riserve stabili di valore. Proprio l’oro, per Burnett, fronteggerà presto una svalutazione derivata dalla maggiore “produttività dell’estrazione di oro dagli oceani, in cui si stima ci sia oro per 70 volte l’offerta circolante attuale”.
La diminuzione dei rendimenti degli investimenti tradizionali, di conseguenza, spingerà ancora di più Bitcoin, particolarmente adatto a essere uno strumento di risparmio in un’economia ipercompetitiva.
Nell’immediato, il calo dell’offerta di Bitcoin generato dall’halving potrà invece generare una diminuzione improvvisa della pressione di vendita, portando potenzialmente a un significativo rialzo dei prezzi.
Una delle variabili più rilevanti rispetto al passato è invece rappresentata dal mix degli investitori, con gli ETF che hanno attirato flussi di capitale istituzionale. Se quindi non si escludono nuovi scenari ribassisti, quelli rialzisti sembra possano avere un potenziale di rialzo ancora maggiore.
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