Il saldo Bitcoin dei miner scende ai livelli di inizio anno
Di Davide Grammatica
Analizzando i dati on-chain, il saldo totale dei wallet dei miner di Bitcoin è sceso ai livelli di inizio anno, con il volume di vendita che ha superato quello di accumulazione.
Tempi duri per i miner
I dati on-chain hanno mostrato come negli ultimi giorni il quantitativo di Bitcoin in mano ai miner sia tornato ai livelli dell’inizio dell’anno, quando corrispondeva a 1,82 milioni di BTC. Lo hanno mostrato varie società di analisi dei dati, tramite le quali si è potuto riscontrare come la quantità di Bitcoin accumulata dai miner nel 2022 sia stata superata dal volume venduto, annullando, di fatto, qualsiasi velleità di aumentare il saldo totale gestito dai miner.
Questo, per schiarirsi le idee, era aumentato vertiginosamente con un picco nel luglio 2022, quando ha raggiunto un massimo di due anni e faceva sospettare di un recupero dal calo dei prezzi di maggio correlato al crollo di Terra.
Tuttavia, altre notizie negative, come (in primis) quella del crollo di FTX, hanno portato il mondo crypto a continuare a viaggiare nelle condizioni incerte del mercato ribassista. In parallelo, anche lo stesso hash rate ha continuato a diminuire, lasciando intuire come stia calando collateralmente l’interesse dei miner stessi.
In generale, l’esposizione du Bitcoin è, come si diceva, scesa ai livelli di gennaio, e se la svendita dell’asset dovesse continuare, allora i miner proof-of-work (PoW) potrebbero non aver ancora avuto a che fare con lo scenario peggiore. E dopo un anno decisamente non facile, caratterizzato da aumento dei costi energetici, crollo contestuale dei prezzi degli asset digitali, e massiccia svendita di partecipazioni crypto.
I segnali di ripresa
Ma nonostante lo scenario non sembri certo ottimale, questo potrebbe significare anche (per i più ottimisti) un timido segnale di “bottom”. O quantomeno uno di “fine ciclo”. Del resto, allo stesso modo, sono sempre i dati on-chain a mostrare come, tra settembre e novembre, siano aumentate le posizioni “long” su Bitcoin.
E allo stesso modo, un altro indicatore potenzialmente rialzista è la recente ondata di migrazione verso wallet “custodial”, creando forse una base di ripartenza per tutto l’ecosistema DeFi. E sebbene ciò possa ritrarre la mancanza di fiducia nei confronti degli exchange, è un segnale positivo il fatto gli investitori retail siano comunque interessati alle crypto secondo una prospettiva a lungo termine.