La CFTC fa causa a Binance e CZ!
Di Davide Grammatica
Binance è stato citato in giudizio dalla Commodity Futures Trading Commission (CFTC) degli Stati Uniti per presunte violazioni sul trading dei dervivati
Binance VS CFTC
Binance, il più grande exchange del mondo, è stato citato in giudizio dalla Commodity Futures Trading Commission (CFTC) degli Stati Uniti. A quanto pare, come si evince dai documenti, per delle presunte violazioni sul trading dei prodotti derivati.
La causa è stata intentata proprio in queste ore, da parte della CFTC e presso il tribunale federale di Chicago.
L’autorità di regolamentazione, che per l’appunto si occupa della sorveglianza e della regolamentazione nel campo dei derivati e delle “commodities”, avrebbe denunciato il fatto che Binance si sarebbe sottratta ai suoi obblighi legali non registrandosi correttamente presso l’agenzia.
Le indagini della CFTC risalirebbero addirittura al 2021, anno nel quale l’autorità provò (senza successo) a impedire che i cittadini americani acquistassero prodotti derivati dagli asset crypto tramite l’exchange. Le regole della CFTC, infatti, richiederebbero che le piattaforme si registrino presso l’agenzia prima di permettere agli utenti Usa di utilizzarle fruttando determinati prodotti finanziari.
I regolatori Usa puntano Binance
Il regolatore, tra l’altro, sarebbe solo uno dei numerosi organismi statunitensi che hanno indagato sulle attività di Binance.
L’Internal Revenue Service, così come vari giudici federali, avrebbero esaminato la conformità di Binance alle regole antiriciclaggio, mentre la Securities and Exchange Commission (SEC) quella in riferimento allo scambio di “unregistered securities”.
Changpeng Chao, rispetto alla questione, non ha ancora risposto ufficialmente, ma si è limitato a rassicurare i propri follower con un riferimento a una delle sue regole principali per operare nel mercato, ovvero quella di non credere a FUD, fake news o attacchi a mezzo stampa.
Ad ogni modo, che la causa sia stata presentata presso il distretto dell’Illinois, facendo appello al “Commodity exchange Act”, non è da mettere in discussione.
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