Crypto Pump? NO! Crypto Trump
Di Matteo Bertonazzi
Ripercorriamo le tappe che hanno portato il futuro presidente degli Stati Uniti nel mondo delle criptovalute, capendo come potrebbero cambiare le cose
Introduzione al focus on di oggi
Siamo entrati finalmente in price discovery.
Per definizione, questa fase è piena di imprevisti e di volatilità: ricerca del prezzo significa che solo il rapporto tra domanda e offerta indicherà quale sarà il prossimo valore accettato dagli investitori per bitcoin.
Piccolo spoiler se avessi dormito sotto i sassi negli ultimi 16 anni: il rapporto tra domanda e offerta in bitcoin è estremamente sbilanciato verso la domanda. Termini ancora più semplici? Non ci sono abbastanza BTC per tutti.
Cosa ci ha portati in questa situazione non è semplice da spiegare e servirebbe tornare indietro negli ultimi 50 focus on pubblicati su questa newsletter, ma oggi cercheremo di analizzare uno degli attori principali che hanno portato BTC a sfiorare i 100k questa settimana: Mr. President Donald J. Trump.
Esamineremo il percorso che ha condotto uno dei più discussi imprenditori globali a entrare nel mondo delle criptovalute e ad influenzare il giudizio della Casa Bianca sulle crypto, senza infondati preconcetti o intenzioni di danneggiare il nostro settore.
Questo focus on è stato pubblicato in esclusiva sulla nostra newsletter Whale Weekend del 15 novembre 2024. Iscriviti per non perdere articoli inediti, analisi, news della settimana e tanto altro ancora!
Pre-election timeline
L’avvicinamento di Mr. President alle crypto non è stato dei migliori ed è arrivato in tempi non sospetti. Infatti, poco dopo il crollo di FTX, il 15 dicembre 2022 viene lanciata la collezione Trump Digital Trading Card, prima edizione di una serie; in questo lancio andato sold out vengono raccolti $4,5 milioni.
Il 27 agosto 2023 esce l’ultima edizione degli NFT del presidente chiamata Mugshot Edition NFT ; il totale raccolto dalle sue operazioni con i token non fungibili raggiunge quota $7,15 milioni. Wuesto progetto ritornerà a breve nel nostro approfondimento perché è alle conferenze ed eventi riservati agli holder che Donald farà alcuni dei suoi annunci più importanti.
Il 28 novembre 2023 ecco il primo caso: il ritiro esclusivo alla residenza Mar-a-Lago per gli holder degli NFT. Portate di lusso, ospiti di eccezione e la possibilità di parlare ed interagire direttamente con l’allora ex presidente degli Stati Uniti. Non proprio l’utilità che volevamo per gli NFT ma probabilmente, nel periodo storico peggiore per i token non fungibili, era quella di cui avevamo bisogno.
Ulteriore esempio di quanto questi eventi riservati potessero essere accattivanti è il 9 maggio 2024, dove all’evento per i Mugshot Nft Holder Trump risponde ad una domanda dal pubblico riguardo la regolamentazione crypto ostile. Il futuro presidente annuncia che questa sarà abolita, con l’obiettivo di limitare la fuga di cervelli dagli Stati Uniti ed attrarre le eccellenze del mondo crypto.
Il 21 maggio 2024 è un altro giorno importante in questa timeline, in questa data infatti Donald Trump inizia ad accettare crypto donazioni per la sua campagna elettorale, le cifre raccolte non sono da capogiro, ma è la prima volta che un candidato alla Casa Bianca accetta questo tipo di pagamento. Il totale raccolto ammonta a $7,5 milioni.
Un evento che intenerisce i cuori dei Crypto Anarchici più libertari, che di principio condannano ogni forma di politica moderna, avviene il 25 maggio 2024 dove, alla Libertarian National Convention, Donald Trump promette di commutare la sentenza di Ross Ulbricht.
Un momento cruciale per il futuro per gli United States of Bitcoin è l’11 giugno 2024, quando il futuro presidente incontra gli esponenti esecutivi delle principali società di mining come Marathon, Terawulf, Cleanspark, Core scientific, Arkon Energy, Cholla Energy, Exacore e Riot. L’obiettivo di questo incontro è formulare una strategia per mantenere il predominio acquisito dagli USA a seguito del ban del mining in Cina del 2021. Il motto è “Vogliamo che tutti i bitcoin rimanenti siano prodotti negli Stati Uniti! Questo ci aiuterà a essere dominanti dal punto di vista energetico!”.
Il 15 luglio 2024 è un altro momento cruciale che fornisce un’idea più chiara di quanto rivoluzionaria e innovativa sarà la futura amministrazione Trump. Viene nominato infatti il vice presidente, James David Vance, bitcoiner e membro di un Venture Capital finanziato da Peter Thiel anche lui OG bitcoiner. Nello stesso periodo, Elon Musk si avvicina attivamente alla campagna di Donald Trump promettendo $45 milioni al mese per sostenerlo.
Bitcoin Conference di Nashville, uno degli eventi più attesi dalla comunità crypto non tanto per la qualità dell’evento in sé, ma perché è una vetrina internazionale per annunci eclatanti; per esempio, ricordiamo che l’adozione di Bitcoin da parte di El Salvador fu proprio annunciata in questa sede. Il 27 luglio 2024 Donald Trump tiene un discorso ed esordisce annunciando il licenziamento di Gary Gensler, la volontà di acquisire maggior dominanza nel settore mining, l’abolizione delle CBDC e per la prima volta si parla di National Bitcoin Reserve.
Il primo leak dell’identità on-chain di Mr. President arriva il 16 agosto 2024 quando, in un financial statement consultabile su Arkham, vengono rivelate le posizioni di Trump su Ethereum: ammontano a circa $5 milioni e sono principalmente ETH, WETH e memecoin a suo nome, probabilmente donate dagli autori.
Ultimo evento di questa timeline sarà ricordato come il Bitcoin Burger Day: il 18 settembre 2024 il nostro settore vede il primo presidente degli Stati Uniti eseguire una transazione commerciale con bitcoin. Come suggerisce il nome, Donald Trump si reca in un bar di NYC chiamato PUBKEY per acquistare un hamburger; oltre ad aver gustato il panino cosa ha detto “è stato davvero facile”.
Post Election Speculation
Arriviamo al giorno dell’elezione, dove tutte queste promesse e segnali di simpatia verso il nostro settore danno speranza ai cripto investitori. Ma come sappiamo, i politici sono personaggi pubblici alla mercé delle istituzioni economiche e finanziarie. Ergo, promesse e banali atti sono sempre destinati al dimenticatoio del tempo; quello che ci interessa sono i fatti concreti.
Che cosa sappiamo finora?
Al Senato americano, colui che per ultimo firma i Regulatory Bills, abbiamo una maggioranza repubblicana, seppur minima, con 53 seggi per i rossi e 47 per i blu. Questo dovrebbe facilitare l’approvazione di una regolamentazione cripto-favorevole.
Trump ha più volte annunciato il licenziamento di Gary Gensler, capo della SEC; di seguito forniamo una breve lista di potenziali sostituti:
- Dan Gallagher: Robinhood Chief Legal Officer;
- Hester Pierce: SEC Commissioner e sostenitore di una regolamentazione pro crypto;
- Paul Atkins: CEO di Patomak Global Partners;
- Robert Stebbins: ex consigliere generale della SEC;
- Christopher Giancarlo: ex chairman della CTFC incaricato dell’approvazione dei futures su BTC;
- Chris Bummer: professore esperto di regolamentazione crypto.
Uno dei progetti più ambiziosi promossi dall’amministrazione Trump finora è il Bitcoin Act il quale, secondo la Sen. Cynthia Lummis, potrebbe passare nei primi 100 giorni di insediamento di Donald Trump. Questo atto attiverebbe una Strategic National Bitcoin Reserve di circa 1 milione di BTC in meno di 5 anni; avete capito bene, 1MLN di BTC, con un piano di HODLING ventennale.
Ulteriore promessa che vorremmo vedere mantenuta è l’abolizione del famigerato SAB121, che porta con sé la follia di indicare le crypto come una passività nel balance sheet. Questa abrogazione porterebbe all’esenzione da capital gains per i crypto asset e riporterebbe in auge tutte le attività crypto related negli Stati Uniti come mining, DeFi ed exchange.
L’ultima follia del duo Trump-Musk è DOGE.
Non la memecoin, ma ispirato ad essa, è il Department Of Goverment Efficency. Come direttori di questo nuovo dipartimento abbiamo lo stesso Musk e Vivek Ramaswamy e c’è l’obiettivo di tagliare regolamentazioni obsolete, ridurre gli sprechi governativi e ristrutturare le agenzie in modo da renderle piu efficienti.
Conclusioni
La domanda che tutti ci poniamo è: ma noi cosa memiamo a fare?
Godiamoci questi mesi di Trump Pump e ricordiamoci i fondamentali della gestione del rischio, nonostante questi momenti di euforia vedremo un’Euforia con la E maiuscola e tremendi ritracciamenti, faremo i Buy the Dip migliori della nostra carriera e molte coin non riusciremo a venderle in tempo prima che crollino definitivamente.
I Bull Market sono per coloro che sono sopravvissuti al Bear Market, ma chi non riesce a prendere profitto per estrema avidità forse merita di fare un nuovo giro a Goblin Town.
Sì, questa volta non è diverso: il mercato è ciclico e vedremo ritracciamenti del 60%, ma questo non è il giorno per pensarci: bitcoin è a $90.000, sorridiamo.