Crypto al ribasso, ma ATTENZIONE agli appuntamenti in settimana!
Di Davide Grammatica
Il lunedì in rosso del mercato crypto è anche il preambolo ad una settimana che si preannuncia all’insegna della volatilità, tra liquidazioni di FTX e i dati CPI.
Bitcoin e crypto: settimana di fuoco
Il mercato crypto continua a subire la lateralizzazione di Bitcoin, che a lungo andare incrementa gli umori ribassisti di tutto il settore. Non è quindi un caso che l’inizio di questa settimana sia stato segnato da una candela rossa generale, che preannuncia però una settimana all’insegna della volatilità.
La partita a breve termine di BTC si giocherà infatti su quanto verranno prezzati eventi quali la liquidazione dei beni in criptovaluta di FTX e la divulgazione dei dati CPI Usa, il 13 settembre.
Tutti i primi 50 progetti crypto hanno segnato una performance di giornata negativa, e la capitalizzazione di mercato totale ha segnato una perdita di 10 miliardi di dollari.
Per quanto riguarda FTX, sappiamo che il CEX ha ricevuto il nulla osta per liquidare i suoi fondi crypto a favore dei creditori. Gli asset risalgono alla metà dello scorso gennaio, e consistono in:
– 685 milioni di dollari in Solana (SOL)
– 529 milioni di dollari in FTX (FTT)
– 268 milioni di dollari in Bitcoin (BTC)
– 90 milioni di dollari in Ethereum (ETH)
– 67 milioni di dollari di Aptos (APT)
– 42 milioni di dollari in Dogecoin (DOGE)
– 39 milioni di Polygon (MATIC)
– 35 milioni di dollari in BitDAO (BIT)
– 29 milioni di dollari in token XRP (XRP)
Pur vendendo gli asset per 200 milioni di dollari a settimana e OTC (Over-the-counter), la circostanza potrebbe quindi impattare sui mercati. E nemmeno poco, se si pensa che SOL, a seguito del solo annuncio, ha segnato un -5%.
La variabile inflazione su BTC
Un altro impatto rilevante lo avrà invece la divulgazione dei dati CPI statunitensi relativi ad agosto, che generalmente guidano le decisioni delle Federal Reserve sui tassi di interesse, a loro volta determinanti per l’andamento del prezzo di BTC.
E con le previsioni su un’inflazione del 3,6%, in aumento rispetto al 3,2% del mese precedente, è probabile che il mercato stia già scontando ora un nuovo aumento dei tassi.
Il Core CPI (ovvero inflazione calcolata al netto di consumi alimentari ed energetici), che invece è previsto in decrescita (4,3% dal 4,7% di luglio), potrebbe però controbilanciare il trend, e gli analisti sono infatti d’accordo nel prevedere un’invariabilità dei tassi.
Le crypto, tuttavia, non sono solite a reagire moderatamente alle notizie di mercato, e una settimana di decisioni importanti potrebbe anche significare un aumento repentino della volatilità, con i trader pronti a sfruttare nuove opportunità, per scenari imprevedibili.
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