Elezioni Usa: RFK Jr. propone Bitcoin come sottostante del dollaro
Di Davide Grammatica
Robert F. Kennedy Jr., candidato alle elezioni presidenziali Usa, ha proposto in caso di vittoria di integrare Bitcoin nel sistema monetario a sostegno del dollaro
Bitcoin protagonista delle elezioni Usa
Robert F. Kennedy Jr., candidato democratico alle elezioni presidenziali Usa, ha dichiarato durante la sua recente campagna di voler sfruttare, in caso di vittoria, Bitcoin come sottostante al dollaro, integrandolo così nel sistema monetario.
La proposta si va ad aggiungere all’idea di esentare BTC dalle imposte sulle plusvalenze, e rende la prima criptovaluta protagonista assoluta della campagna elettorale di RFK Jr.
Ne ha parlato, nello specifico, durante il tour Heal-the-Divide, in cui ha inserito Bitcoin all’interno di quelle “valute forti” (insieme a oro, argento e platino) che secondo lui potrebbero ristabilizzare l’economia americana.
“Sostenere il debito degli Stati Uniti con beni materiali potrebbe aiutare a ridare forza al dollaro, frenare l’inflazione e inaugurare una nuova era di stabilità finanziaria americana, pace e prosperità”, ha spiegato Kennedy, sottolineando allo stesso tempo come il processo sia graduale, e con un importo “adeguato” al grado di successo del piano. “L’idea sarebbe iniziare dal basso, magari con l’1% dei Buoni del Tesoro emessi coperti da valuta forte”.
In più, sempre secondo il candidato, l’esenzione sulle plusvalenze da conversioni di BTC stimolerebbe gli investimenti, incentivando le imprese a far crescere la propria attività negli Stati Uniti e non in altre giurisdizioni favorevoli alle criptovalute, come Singapore o Svizzera.
BTC tra democratici e repubblicani
Tutte le dichiarazioni di RFK Jr. rispecchiano, effettivamente, le proposte del candidato già enunciate, lo scorso 19 maggio, a margine della Bitcoin Conference 2023, a Miami. Proprio in quel palcoscenico aveva annunciato, per esempio, che avrebbe accettato donazioni in Bitcoin.
Sembra ormai palese, quindi, che Bitcoin sia diventato anche un forte argomento politico, ripreso tanto dai democratici quanto dai repubblicani.
Proprio lo scorso 14 luglio, in questo senso, il candidato presidenziale repubblicano Ron DeSantis ha promesso di vietare l’emissione di valute digitali della banca centrale (CBDC) in caso di vittoria.
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