2 min read 16 Jun 2025

ETF Bitcoin: le tensioni geopolitiche non fermano gli inflow

Di Davide Grammatica

I prodotti di investimento crypto e Bitcoin non soffrono l’acuirsi delle tensioni geopolitiche, e seguono da vicino il trend dell’oro

I conflitti globali non fermano gli ETF

Le tensioni geopolitiche alimentate dalla recente escalation del conflitto Israele-Iran non sembrano frenare le performance dei prodotti di investimento crypto e Bitcoin.

Al contrario, proprio gli ETF sembrano attirare ancora inflow massicci, per un trend che ricalca quello dell’oro e dei prodotti di investimento ad esso correlati.

Nell’ultima settimana si sono registrati, secondo Coinshares, ben 1,9 miliardi di dollari di inflow, per il nono turno settimanale consecutivo di net-inflow. Gli afflussi totali di questo periodo toccano quindi i 12,9 miliardi di dollari, per un totale di $13,2 miliardi da inizio anno.

Il sentiment rimane positivo a prescindere da fattori geografici. Gli Stati Uniti guidano gli inflow con $1,9 miliardi, ma segnalano net-inflow anche Svizzera, Germania e Canada (seppur in misura molto minore). Le uniche eccezioni sono Hong Kong e Brasile, rispettivamente con $56,8 milioni e $8,5 milioni in uscita.

Si segnala, proprio nell’ultimo turno settimanale, un incremento massiccio degli afflussi, che sembravano in calo all’inizio del mese.

I numeri degli ETF

Solo Bitcoin ha registrato una forte ripresa con $1,3 miliardi di inflow, e questo nonostante un incremento degli afflussi anche per i prodotti short (+$3,7 milioni).

Numeri positivi provengono, inoltre, anche da Ethereum, che mantiene uno slancio positivo con $583 milioni in entrata (il più importante da febbraio scorso). In questo modo, afflussi cumulativi sono arrivati a toccare i $2 miliardi.

Un’inversione del trend si registra, infine, per XRP, che dopo tre settimane di outflow registra $11,8 milioni in entrata. Per Solana, i net-inflow si fermano invece a $1,3 milioni.