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ETF spot Dogecoin? Per alcuni la realtà supererà la fantasia
Di Davide Grammatica
La nuova amministrazione Trump ha spianato la strada per l’approvazione di nuovi ETF: in attesa c’è Solana, ma qualche possibilità c’è anche per DOGE
Una nuova era ETF crypto
Il 2024 è l’anno degli ETF spot Bitcoin. Hanno riportato in alto BTC grazie alla spinta della nuova liquidità istutuzionale, ma soprattutto sono stati uno strumento fondamentale per integrare la prima criptovaluta all’interno dei meccanismi della finanzia tradizionale.
L’elezione di Donald Trump a nuovo presidente Usa, poi, ha cambiato completamente la carte in tavola. Propone di far diventare gli Stati Uniti la “Capitale di Bitcoin”, e con Elon Musk ammicca al resto del settore, come dimostra la creazione del dipartimento “DOGE” per “l’efficienza governativa”.
Dopo Bitcoin, quindi, in molti si aspettano sia arrivato il turno anche del resto del settore. Per Ethereum è già stato fatto tutto, ma ad aspettare in fila sono tanti altri diversi token.
La nuova amministrazione dovrà prima chiudere i conti sulla questione secolare “security/commodities” in relazione alle criptovalute, categorizzandole sulla base di una normativa più chiara. Successivamente, il percorso di approvazione di nuovi ETF potrà essere in discesa.
Un ETF spot DOGE?
Sono queste le speranze di numerosi fondi interessati a questo ambito, già da tempo al lavoro per pianificare il lancio di nuovi ETF crypto. Solana è la prima della lista, e c’è già chi ipotizza il lancio di un prodotto su SOL entro la fine del 2025.
Ma tra i candidati immediatamente successivamente potrebbe esserci addirittura Dogecoin (DOGE). Ad oggi sembra una pazzia, ma a conti fatti proprio la prima memecoin è la sesta criptovaluta per capitalizzazione, a circa $60 miliardi.
E come ha descritto bene Eric Balchunas, analista di Bloomberg, a The Block, “la satira di oggi è l’ETF di domani”. La finanza tradizionale, d’altra parte, pur non abbracciando l’idea degli asset nati “per il meme”, non guarda in faccia nessuno, e non sembra inverosimile che alcune società cercheranno di creare un ETF anche su DOGE, finché questo potrà rappresentare un’opportunità di profitto.
In più, con una SEC più permissiva sotto il governo Trump, tutto il procedimento potrebbe essere molto più veloce del previsto. Il 2025 che verrà sarà senza il presidente Gary Gensler, acerrimo nemico dell’industria, e allo stesso tempo con Chris Giancarlo, ex presidente della CFTC, nella nuova carica di “Crypto Czar” (annunciata da Trump ma ancora non ben definita).
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