Ethereum nel 2022 ha battuto Bitcoin su questi parametri
Di Luca Boiardi
Nel 2022 appena concluso, Ethereum ha battuto Bitcoin da un punto di vista di crescita dei suoi utenti e possessori. Approfondiamo.
La ricerca
Crypto.com ha pubblicato pochi giorni fa una ricerca sull’adozione delle crypto nel 2022, dalla quale sono emersi molti dati interessanti.
All’interno di essa sono stati considerati i dati on chain su wallet e transazioni, nonché dati presi dai principali exchange, al fine di dimensionare la crescita degli utenti e possessori di crypto nel tempo.
I dati emersi mostrano, nonostante l’anno fosse tra i peggiori per sentiment e price action, un trend decisamente crescente, in particolare per Ethereum. Approfondiamo il tutto, dati alla mano!
Indice
Base utenti in forte crescita
Il primo dato interessante riguarda il mercato in senso generico: il numero globale di possessori di crypto è cresciuto nel 2022 di ben il 39%, da 306 a 425 milioni di persone.
Il picco della crescita c’è stato in estate, nella vicinanza del Merge di Ethereum. Curioso, considerando come Maggio e Giugno, con i casi Terra e Three Arrows Capital siano stati tra i peggiori della storia per le crypto.
Il bear market, apparentemente, è stato un’occasione per molti di acquistare le loro prime criptovalute ad un prezzo inferiore.
425 milioni è ancora un numero molto contenuto: essendo la popolazione mondiale composta da 8 miliardi di persone, significa che solo il 5.3% di loro possiede crypto a fine 2022.
"Solo il 5.3% della popolazione mondiale possiede crypto a fine 2022"
Ethereum è cresciuto molto più di Bitcoin
Ecco un dato molto curioso: Ethereum ha visto un tasso di crescita molto più marcato di Bitcoin.
Osservando i dati, si nota come i possessori di Bitcoin siano cresciuti da 183 a 219 milioni, crescita pari al 20%
Se vi sembra una crescita notevole, pensate che gli utenti Ethereum sono quasi quadruplicati, passando da 25 a 87 milioni.
Su Ethereum è molto più marcata la crescita in Maggio, Agosto e Settembre.
La causa del picco di maggio probabilmente è il crollo dei prezzi, che ha spinto molti all’acquisto, mentre quello di fine estate è giustificabile con la vicinanza al Merge, evento che ha reso Ethereum più appetibile a molti (istituzionali e non) a causa della sua nuova tokenomics meno inflattiva e della riduzione del consumo energetico.
Il tasso di adozione relativo (inteso come percentuale di utenti complessivi che detengono una specifica crypto) è diminuito per Bitcoin dal 60 al 52%, mentre per Ethereum è cresciuto dall’8 al 20%:
La crescita è accompagnata da un incremento significativo del numero di ETH in staking, a sua volta guidato dall’industria del Liquid Staking sempre più presente.
La percentuale di ETH in staking, nonostante ciò, è ancora molto bassa rispetto alle altre crypto PoS, e questo parametro probabilmente aumenterà in seguito all’aggiornamento Shangai.
Conclusioni e riflessioni
Questo ovviamente non significa che Ethereum è migliore di Bitcoin, che essendo due criptovalute con casi d’uso e scopi completamente diversi non sono neanche da considerare competitor.
Ethereum ha ancora una base utenti più piccola rispetto a bitcoin, e pertanto è più facile per lui crescere così in fretta.
Le riflessioni interessanti più che altro riguardano la possibile progressiva indipendenza di ETH da BTC come asset: avendo una base utenti così grande, il suo prezzo dipenderà sempre meno da Bitcoin.
Altrettanto interessante è la crescita complessiva del mercato, che fa capire come l’interesse per il settore, al di la del prezzo, sia sempre in trend rialzista.
Ultima cosa: il fatto che solo il 5% o poco più della popolazione possieda crypto palesa quanto siamo ancora in una fase di early adoption.
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