Ethereum: decentralizzazione “a rischio” per Vitalik Buterin
Di Davide Grammatica
MEV, liquid staking e nuovi requisiti hardware, secondo Vitalik Buterin, starebbero mettendo a rischio la decentralizzazione della rete Ethereum
Le preoccupazioni di Vitalik Buterin
Vitalik Buterin, co-fondatore di Ethereum, si è recentemente espresso in merito allo stato di salute della rete, la cui decentralizzazione sarebbe “a rischio” per l’evoluzione di 3 fattori fondamentali, ovvero i MEV (“Maximum Extractable Value”) bot, il liquid staking e nuovi requisiti hardware.
In un sistema in cui la produzione dei blocchi spetta al validatore e in cui questo può scegliere l’ordine di delle transazioni all’interno dei blocchi in questione, il MEV rappresenta un’opportunità per alcuni utenti esperti (e con disponibilità hardware e software) di ottenere un guadagno finanziario maggiore nelle loro operazioni on-chain, ma causando problemi evidenti a partire dalla compromissione della sicurezza di rete.
Senza entrare troppo nel dettaglio, basti sapere che esistono tecniche MEV che permettono di sfruttare alcune opportunità di arbitraggio, effettuare del front-running e causare liquidazioni di prestiti in DeFi. Proprio su questo, Vitalik ha espresso le sue preoccupazioni, ma con ottimismo rispetto alle soluzioni che potrebbero essere presto trovate per eliminare il MEV proprio partendo da “tecniche interne al protocollo”.
L’evoluzione di ETH e i problemi da risolvere
Il liquid staking, invece, sarebbe alla base del numero relativamente basso di staker di ETH, proprio perché gli utenti sono sempre più interessati a fornitori centralizzati (e non) di staking, come Coinbase (cex) o Lido (dex).
I requisiti hardware e di 32 ETH per gestire un nodo Ethereum sono una barriera di ingresso importante, e per questo i nuovi protocolli sulla rete sono una risorsa fondamentale. Tuttavia, secondo Vitalik, “risposte errate potrebbero portare Ethereum verso un percorso di centralizzazione, come un sistema finanziario tradizionale ma con passaggi aggiuntivi”.
I requisiti hardware sembrano essere i problemi più difficili da risolvere, e anche rispetto a questo il fondatore di ETH ha chiamato a raccolta la community, che dovrebbe “affrontare queste domande difficili e non evitarle, per tutelare le proprietà che rendono Ethereum unico”.
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