Ethereum Foundation: i dati sulla spesa
Di Gabriele Brambilla
Facciamo i conti in tasca all'Ethereum Foundation grazie a Vitalik Buterin, che ha pubblicato la ripartizione delle spese sostenute nell'anno 2023
Come spende l'Ethereum Foundation?
Ethereum Foundation è l’entità che opera dietro l’omonima blockchain, responsabile tra le varie cose dello sviluppo e della promozione. Considerando l’importanza e la grandezza di Ethereum, viene da chiedersi come la Foundation spenda il denaro.
Questa domanda non è un’esclusiva del network in questione: ovunque ci sia una fondazione o entità simile, investitori, addetti ai lavori o semplici crypto-enthusiast si chiedono come vengano gestiti i fondi. Dopotutto, seppur differenti, per certi versi i network sono delle startup e devono quindi prestare attenzione anche alla spesa, cercando di valorizzare al meglio i fondi. Inoltre, proprio come un’azienda, ogni passo falso potrebbe generare un pericoloso effetto domino da evitare a tutti i costi.
Vitalik Buterin, figura di spicco di Ethereum, ha di recente raccontato un po’ di affari suoi tramite dei post su X, rivelando anche quanto guadagna e a quanto ammonta l’allocazione in ETH del suo portafoglio (spoiler: tanto). Tra le varie rivelazioni, egli ha condiviso la tabella che segue, mostrando la ripartizione delle spese dell’Ethereum Foundation nello scorso anno.
La voce più pesante è New Institutions. Vitalik ha spiegato che si tratta di
- Nomic Foundation: sviluppatori di software open source per migliorare la produttività dei developer su Ethereum;
- The DRC (Decentralization Research Center): istituzione no-profit che mira a mantenere eque governance, proprietà e regolamentazione delle tecnologie;
- L2Beat: famosa piattaforma open source dedicata ad analisi e ricerca delle soluzioni layer-2;
- OxPac: programma di ricerca applicata in crittografia, di supporto alla ricerca e sviluppo dell’application-level di Ethereum e delle piattaforme DeFi.
Dopo una battuta di chiusura (“no World Economic Forum insect protein research here!”), Buterin ha rimandato al profilo X di Josh Stark, membro della Foundation, per ulteriori approfondimenti.
Impressionante poi il 26,3% complessivo investito in R&D sui layer, oltre al 6,5% destinato alla developer platform.
Sappiamo che in questo periodo la coin ETH sta deludendo le aspettative, con anche gli ETF spot che faticano non poco. Tuttavia, il network continua a innovarsi e seguire un programma sviluppato a tappe nel corso degli anni, che dovrebbero portarlo a un livello superiore su tutti i fronti: offerta, performance, costi, adattabilità e via dicendo. Sapere che la Foundation investe molto denaro nella ricerca è positivo, perché conferma nei fatti che il cantiere sia in costante movimento.
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